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IL CANDIDATO ALL’ORA DELL’APERITIVO

“Basta amici nelle partecipate”

Un grillino pronto a salite a palazzo: “Per prima cosa andrò nell’ufficio dell’avvocato”

“Basta amici nelle partecipate”

Un grillino pronto a salite a palazzo: “Per prima cosa andrò nell’ufficio dell’avvocato”

Giovane, sicuro di sé e della sua decisione di prendere in mano una città bella, ma carica di problemi, che lui preferisce definire “sfide”. L’iniziativa de La Voce di Rovigo, in collaborazione con Delta Radio, “Il candidato all’ora dell’aperitivo” al Caffè Garibaldi, è cominciata ieri con il primo ospite, Mattia Maniezzo, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle.

Il direttore de La Voce, Pier Francesco Bellini e la voce storica di Delta Radio, Paolo De Grandis, hanno intervistato per 40 minuti, in diretta sulla radio e in streaming sui nostri social, il primo dei sette candidati sindaco del capoluogo. L’iniziativa proseguirà questa sera, con il candidato di Casapound, Marco Venuto e poi a seguire con gli altri candidati sindaco nelle serate successive. A rompere il ghiaccio è stato appunto Mattia Maniezzo, 34 anni, vigile del fuoco, con un figlio piccolo (8 mesi), candidato con il Movimento cinque stelle.

“Perché ho deciso di candidarmi? Per due motivi: in primo luogo perché penso sia arrivato il momento per la mia generazione di mettersi in gioco. Basta lamentarsi, basta fare i leoni da tastiera. Secondo, per impulso: quando me l’hanno chiesto ho detto che ci avrei pensato. Alla mattina mi sono alzato ho guardato mio figlio che mi ha sorriso e ho pensato: ok, lo faccio”.

Alla prima esperienza politica ringrazia quando De Grandis gli chiede per quale motivo un elettore dovrebbe votare un neofita e risponde: “Ma tu se ti ammalassi andresti dal professorone esperto che continua ad uccidere la gente o proveresti una alternativa, un neolaureato?”. Ha la risposta pronta, Maniezzo, anche alla domanda del direttore sulle prime due cose da fare subito a Palazzo Nodari: “Qualora vincessi andrei subito all’ufficio legale per valutare crediti e debiti, contenziosi in essere - spiega Maniezzo - e poi valuterei tutti i contratti in essere. Ad esempio: se abbiamo un contratto per la manutenzione del verde, perché ci troviamo con l’erba alta? C’è qualcosa che non va”. Ribatte anche alla punzecchiatura del direttore de La Voce che, ironico, gli dice: “Lo sai che probabilmente sarai l’unico che non avrà risposto: chiuderò subito le buche?”. “Oh, lo immagino - commenta il candidato grillino - ma le buche sono ordinaria amministrazione, non si può fare campagna elettorale su quello. La visione della città passa dai rifiuti, dall’istruzione, dall’energia. Non certo da un cinema a 8 sale o dalla banda del paese. Hanno proposto di tutto, manca solo una pista di atterraggio per lo space shuttle!”.

Maniezzo non vuole sentir parlare dei vigili di notte, a suo dire la sicurezza in città si dovrebbe fare dando ai giovani che vandalizzano o delinquono delle alternative e ripristinando il decoro urbano. No ad un nuovo piano del traffico, sì ad una viabilità migliore. E ancora, Maniezzo dice no al corso chiuso senza realizzare alternative per i commercianti e sì ad un super progetto di “copertura” di piazza Annonaria che deve tornare cuore pulsante della città. Il candidato grillino è anche sicuro su quello che non farà mai qualora venisse eletto: “Non metterò mai gli amici o gli amici degli amici nelle partecipate”.

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