Giulio resta senza casa. "Ma io sono dispiaciuto per la città"

"Sono tanto dispiaciuto perché sotto la biglietteria ho trovato rifugio per ben 15 anni. Ma quello che mi dispiace di più è che dall'abbattimento dell'ex biglietteria non ci guadagnerà niente nessuno, neppure i cittadini di Rovigo. E mi dispiace per loro". Commenta con queste parole l'inizio del cantiere per l'abbattimento dell'ex biglietteria di piazzale Di Vittorio (LEGGI ARTICOLO) il clochard più famoso di Rovigo, Giulio, che per 15 anni aveva vissuto lì. 

"Penso che quei 70mila euro per abbattere la biglietteria potessero essere usati meglio. La città avrebbe meritato che fossero usati meglio - commenta Giulio - Quella struttura era molto bella e molto grande. Sarebbe stato tanto bello che il sindaco avesse deciso di sistemarla. Non di abbatterla. Per 4 anni non ha fatto niente tranne che decidere di abbattere la biglietteria".

Sul suo futuro Giulio ha solo una idea chiara: che da Rovigo non se ne vuole andare. "Il mio cuore è in questa città e qui vuole restare. La gente è sempre stata tanto buona con me e continua ad esserlo - commenta - Non mi ero cercato un altro posto perché non pensavo che buttassero giù sul serio la biglietteria. Ma ora dovrò cercarlo. Intanto dormo un giorno qua e un giorno là. Poi si vedrà".