Sgarbi: “Quei due li cacceremo a pedate”

“Mi denunciano? Dimostrano di essere poco intelligenti. Quando il centrodestra vincerà le elezioni verranno cacciati, tutti e due: Giovanni Boniolo, e poi anche Pier Luigi Bagatin, suo compagno di merende”.

Vittorio Sgarbi è un fiume in piena dopo che l’Accademia dei Concordi, ieri mattina, ha diffuso una brevissima nota firmata dal vicepresidente Bagatin: “L’Accademia dei Concordi ribadisce la correttezza del comportamento dei propri organi - vi si legge - ed ha già posto in essere quanto necessario al fine di dimostrare l’infondatezza delle censure offensive rivolte al proprio presidente”.

Una formula che vuol dire che il presidente, Boniolo appunto, ha querelato Sgarbi per le parole pronunciate martedì sera in Pescheria Nuova, dove il critico d’arte ferrarese aveva tenuto un discorso per supportare la candidata di centrodestra Monica Gambardella, tornando anche sull’“affaire Cibotto”.

Pensare che Sgarbi non reagisca, di fronte ad un’annunciata querela, è utopia. E infatti, il deputato va al contrattacco. E si prepara a trasformare la querela contro di lui in un pubblico processo al presidente dell’Accademia dei Concordi “e dei suoi complici”, per usare le parole dello stesso Sgarbi.

“Boniolo dovrebbe sapere - dice il critico d’arte - che in quanto deputato, godo dell’insindacabilità, che non è privilegio, ma la libertà di poter fare propaganda politica di atti che sono già depositati. E allora, quando in seguito alla sua querela arriverà alla Camera dei Deputati la richiesta di autorizzazione a procedere nei miei confronti, chiederò che venga dibattuta in aula. Tanto sono già certo che tutto il centrodestra, ma anche il Pd e il Movimento Cinque Stelle, saranno contrari, perché è una querela senza senso. Ma quel dibattito parlamentare porterà l’ignoranza dei vertici dei Concordi di fronte a tutta l’Italia”.

Il servizio completo sulla Voce in edicola venerdì 24 maggio.