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LA DOMANDA
24.05.2019 - 19:37
Ecco cosa propongono Menon, Gaffeo, Gambardella, Conchi, Saccardin, Venuto e Maniezzo
Vetrine chiuse e negozi sfitti: il centro storico continua la sua lenta decadenza. Una tendenza difficile da invertire ma che tutti i candidati sindaco in corsa per il capoluogo vogliono provare a risolvere. L’ultima domanda che abbiamo fatto ai sette candidati di Rovigo prima del silenzio elettorale riguarda proprio il centro storico ed il rilancio del commercio.
Il programma del candidato sindaco di Casapound, Marco Venuto, si focalizza proprio sul rilancio del centro: “Proponiamo l’abolizione del pagamento parcheggi dalle 16 alle 8 del giorno successivo, la creazione di un marchio che raggruppi tutti i negozi del centro, la creazione di un calendario eventi concordato fra amministrazione e commercianti, l’abolizione delle imposte comunali per 2 anni per chi apre una nuova attività, la creazione di un’app per vedere tutti gli esercizi sullo smartphone con la possibilità di acquisto online. Ancora, la creazione della Card studenti con promozioni, sconti e vantaggi loro riservati, stop alle concessioni commerciali di nuove aree di grande distribuzione, decoro urbano e potenziamento dei punti luce”.
Sintetico ma chiaro il candidato sindaco di Presenza Cristiana, Antonio Saccardin: “Per il rilancio del commercio nel centro storico servono un tavolo permanente con i rappresentanti dei commercianti, un elenco di eventi condiviso con i commercianti, una soluzione per i parcheggi e valutare elementi incentivanti per chi apre in centro”.
“Per far rivivere economicamente il centro proponiamo un ‘Piano del Commercio e del Piccolo Artigianato Urbano’ da sottoscrivere e realizzare con le associazioni di categoria, con una visione prospettica mancata in questi anni di amministrazione di centrodestra - commenta il candidato del centrosinistra unito, Edoardo Gaffeo - L’idea di fondo è trasformare la città in un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto, in coerenza alle linee programmatiche della Regione Veneto nell’ambito dei cosiddetti Distretti del Commercio. Questo si deve accompagnare anche ad un'attenta organizzazione di eventi e a un calendario coordinato di appuntamenti con cadenza annuale che porti alla valorizzazione e messa a sistema delle eccellenze del territorio, ma soprattutto ad una riorganizzazione del sistema del trasporto pubblico, della viabilità e dei parcheggi”.
Il rilancio del centro storico, per la candidata del centrodestra, Monica Gambardella, passa per la riorganizzazione di viabilità e parcheggi e agevolazioni tariffarie. Ma anche decoro e arredo urbano. “Darei indicazioni di copertura alle vetrine sfitte con foto storiche di Rovigo o angoli suggestivi, anche a tema. Promuoverei iniziative pubbliche di tipo turistico-ricreativo culturale-sportivo con le associazioni e le categorie. Prometto di valutare i suggerimenti delle associazioni con cui mi confronterò, tenendo anche conto dei bandi regionali annunciati dall'assessore Marcato nelle scorse settimane, che incentivano il commercio nei centri storici”.
Per la candidata civica Silvia Menon: “La prima misura per il commercio è l’accessibilità al centro con parcheggi gratuiti nel fine settimana, abbassamento della tariffa ad 1 euro e nuove aree di sosta. Le altre azioni per rilanciare il commercio al dettaglio sono l’abbassamento delle imposte comunali per i negozi, il coinvolgimento delle attività nella pianificazione degli eventi culturali e nelle manifestazioni, regolamenti chiari per i plateatici, tempi precisi per ottenere le autorizzazioni, regole uguali per tutti senza ritardi”.
“L’amministrazione può essere regia di eventi che vanno coordinati tra loro per creare sinergie reciproche e nuovi interessi - commenta invece il candidato delle liste Cambia Rovigo e Rovigo Futura, Ezio Conchi - È necessario poi che il Comune semplifichi le procedure per la creazione di eventi o attività o se ne faccia carico”.
Infine, per il candidato dei Cinque Stelle, Mattia Maniezzo, “Il problema dei negozi è complesso e sicuramente legato a diversi fattori: non si riesce a parcheggiare, marciapiedi inesistenti, buche, cassonetti indecorosi, poca illuminazione, vetrine e fabbricati in abbandono, mancanza di verde e decoro, nessun bagno pubblico, nessuna panchina e pochi eventi che diano vita al centro. Risistemare Rovigo partendo da questi fattori ed aggiungendo il contributo del Comune riducendo gli oneri per l'affitto dei negozi, sicuramente riporterebbe le attività in centro. Per realizzare un circolo virtuoso ci vogliono scelte di buon senso. Non servono miracoli”.
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