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28.05.2019 - 19:12
“Non si capisce più niente, non si sa più quando passa il postino”: è la voce sempre più ricorrente nelle frazioni dove il servizio postale ha un andamento alquanto anomalo. Addirittura alcuni residenti di Ca’ Emo assicurano che “da oltre dieci giorni non si vede: troviamo strano che non abbia niente per nessuno, ma spesso accade che certe bollette arrivano all’ultimo momento se non in ritardo”.
Aggiunge una residente di Valliera: “Sono abbonata a ‘La Settimana” da tantissimi anni, solitamente il giornale arrivava al venerdì, qualche volta al sabato, adesso passa sempre la domenica, non è raro che due giornali si accavallino. Per questo ho deciso non rinnovare l’abbonamento, adesso che è in abbinamento con ‘Avvenire’, lo prenderò in chiesa ogni domenica, però non è giusto”.
Un residente di Bottrighe per ben due volte ha riportato indietro una lettera raccomandata di un’altra persona che aveva il suo stesso nome ma indirizzo diverso. “Quando sono andato la seconda volta - riferisce - ho detto che alla terza avrei stracciato la lettera. Credo che quella lettera sia arrivata al giusto destinatario”. Tante altre sono le testimonianze di persone che si lamentano per un servizio alquanto carente. Ieri mattina, un altro residente di Ca’ Emo, preoccupato per la prolungata assenza del postino, sapendo di dover ricevere qualcosa di importante, si è rivolto all’ufficio smistamento di via Bettinazzi, ma “mi hanno risposto in malo modo, invitandomi non tanto gentilmente a non andare più a disturbare perché non hanno tempo da perdere per le mie rimostranze”.
Contattato telefonicamente dal cronista, dall’ufficio è stato risposto che la responsabile non c’è e rientra lunedì, per cui nessuno può rispondere. Fino a qualche anno fa il postino era un “mito”, una figura di riferimento per il paese, terza in ordine di gerarchia dopo il prete e il dottore nei paesi dove non c’era il sindaco, altrimenti scendeva al quarto posto. Le cosiddette ristrutturazione aziendali hanno solo introdotto il precariato e per le strade ci sono persone, spesso giovani, che ogni tanto devono fare mente locale per ricordarsi in che paese sono.
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