“Riaprite i negozi, vogliamo lavoro”

Uno spiraglio per Mercatone Uno. Dal tavolo convocato ieri, al ministero dello sviluppo economico, è infatti trapelato che il tribunale di Bologna ha restituito gli immobili all’amministrazione straordinaria e dato mandato a questa di cercare nuovi acquirenti per il marchio. I contratti dei lavoratori per Mercatone Uno, inoltre, verranno inoltre riportati alla data del 9 agosto scorso, prima dell’acquisizione di Shernon Holding srl. E su questi verrà fatta partire la cassa integrazione.

E in attesa dell’ok dal tribunale per la Cig a 38 ore, è già stato fissato un nuovo tavolo per dopodomani, con fornitori, creditori e clienti.

Proprio ieri, intanto, Cgil, Cisl e Uil hanno dato vita a sit-in di protesta sia davanti al Mise che di fronte ai 55 punti vendita del marchio, chiusi all’improvviso sabato. Tra questi, ovviamente, anche quello di Santa Maria Maddalena, dove sono circa 45 i lavoratori rimasti a casa.

“Riaprire i negozi e trovare al più presto una soluzione per farli funzionare”, è stata la richiesta dei lavoratori di Mercatone Uno riuniti nel presidio di fronte al Mise, prima del tavolo di confronto tra i sindacati ed il ministro del lavoro Di Maio. “E’ scandaloso dal punto di vista umano - hanno fatto sapere i sindacati - essere avvertiti del fallimento attraverso un post di Facebook”.

“L’impegno - ha dichiarato poi Sabina Bigazzi, Filcams-Cgil, al termine del tavolo di ieri al ministero dello sviluppo - è quello di tornare all’esercizio principale anche con la retrocessione degli stessi contratti al 2018, ma lo può fare solo il tribunale di Bologna”. “Noi - ha aggiunto - ‘vigileremo sui vigilanti’ perché per Mercatone Uno la vicenda è del tutto nuova ed inedita, con passaggi tecnici e giuridici tutti da verificare in primis dallo stesso ministero”.

“Il governo - ha sottolineato Stefano Franzoni, della Uiltucs - ha dato le proprie rassicurazioni anche sulla ricerca di nuovi investitori” per lo storico marchio emiliano. “Se è solo un imprenditore è meglio - il commento di Franzoni - se sono più imprenditori quel che a noi interessa è che siano veri imprenditori che abbiano i capitali per portare avanti un’impresa. Auspichiamo che le Regioni si diano davvero da fare per andare a cercare imprese nei propri territori e per ricollocare i lavoratori”.

“Dal ministero abbiamo ricevuto rassicurazioni importanti - la chiosa di Aurora Blanca (Fisascat Cisl) - con la cassa integrazione si farà in modo di tornare indietro il più possibile, per dare la possibilità ai lavoratori di un sostegno al reddito”.

Intanto l’Associazione fornitori Mercatone Uno, per la tutela dei diritti dei creditori delle società del gruppo Mercatone Uno ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria nel 2015, fa sapere che al tavolo ministeriale “non sarà presa in considerazione la posizione dei fornitori che rappresentano un indotto di circa 10mila dipendenti. Tra l’altro - si legge ancora nella nota - nel giugno 2018 i fornitori che hanno costituito l’associazione avevano già presentato un esposto al Mise e un reclamo al tribunale di Bologna nei quali erano state ampiamente anticipate le preoccupazioni e le criticità del caso”.