VOCE
Il caso
30.05.2019 - 16:10
Una littorina di Sistemi Territoriali
"Lo abbiamo già chiesto il 22 marzo scorso con l’interrogazione a risposta immediata n.733 e lo ribadiamo ora: Sistemi Territoriali non si è dimostrata all’altezza perciò è opportuno affidare il servizio di trasporto ad altra compagnia per garantire la continuità e la qualità del servizio. Invece l’altro ieri, il 28 maggio, la giunta regionale rispondendo a questa e ad altre interrogazioni sull'inefficienza di Sistemi Territoriali (le nn. 706, 728 e 745) ha praticamente affermato che va tutto bene". Così i consiglieri regionali Patrizia Bartelle (Italia in Comune), Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) e Cristina Guarda (Lista Amp).
"Oggi, per tutta risposta, apprendiamo dalla stampa locale che ieri i passeggeri del treno partito da Mestre alle 14.43 avrebbero impiegato 3 ore per arrivare ad Adria e sarebbero stati costretti ad effettuare il tratto Mira - Piove di Sacco a bordo di un autobus strapieno - continuano i consiglieri - È inaudito, i problemi sono gravi, evidenti e sotto gli occhi di tutti ma non accade nulla. Gli utenti sono stanchi e si sentono presi in giro, infatti, quasi ogni giorno apprendiamo di veri e propri ‘viaggi della speranza’ per coprire una tratta brevissima che dovrebbe unire velocemente e facilmente il Polesine con il capoluogo regionale".
"In quanto polesana - precisa Bartelle - vivo in prima persona i disagi dovuti alla cattiva gestione della linea ferroviaria Adria-Mestre e quando devo raggiungere Venezia per impegni istituzionali come Consiglio o Commissioni mi vedo costretta ad utilizzare altri mezzi di trasporto per non rischiare di non arrivare in tempo come mi è già accaduto. Invito quindi tutti gli utenti, singoli o riuniti in comitati, a contattarmi per segnalarmi i disservizi che subiscono e mettere insieme una azione politica forte per combattere questa situazione assurda. Se continua così - concludono Bartelle, Ruzzante e Guarda - l’utenza della linea Adria-Mestre percorrerebbe il tragitto in minor tempo utilizzando la bicicletta. È davvero questo ciò che vuole la Regione?".
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