VOCE
PROCESSO AI VENETISTI
01.06.2019 - 11:23
Potranno parlare il prossimo 19 luglio. Intanto, nel procedimento nuove intercettazioni
L’udienza cruciale sarà il prossimo 19 luglio, quando gli imputati potranno decidere se sottoporsi o meno all’esame. E, quindi, se raccontare o meno la propria versione dei fatti. Il processo è l’ultimo residuo della maxi inchiesta che riteneva di avere gettato luce sulla esistenza di una associazione, denominata “Alleanza”, che avrebbe perseguito l’indipendenza del Veneto e della Lombardia orientale, da ottenersi anche con metodi violenti. Accuse pesanti, ma che sono crollate al primo vaglio a monte del dibattimento.
A luglio del 2018, nell’udienza preliminare, di fronte al giudice di Rovigo, sono cadute le contestazioni di attività eversiva a carico di una trentina di indagati, i cosiddetti “venetisti”, prosciolti dalle accuse. In 15, invece, sono andati a processo, per la contestazione relativa alla fabbricazione del “tanko”, ritenuto dall’accusa un’arma da guerra.
Il “tanko” altro non sarebbe se non una vecchia ruspa, blindata e attrezzata con un cannoncino artigianale, in grado di sparare, con un meccanismo manuale e non a raffica. Oggetto del processo in corso, appunto, capire se possa o meno essere considerato un’arma da guerra o no. Il che non equivale in alcun modo a capire se potesse sparare e ferire: questo, a quanto emerso dall’esame dei consulenti lo scorso mese, sarebbe già stato chiarito.
Si deve capire se la potenza della bocca da fuoco fosse sufficiente a considerare il tutto un’arma da guerra e se, quindi, si possa procedere per questa ipotesi di reato.
Nell’udienza di venerdì 31 maggio, sono stati ascoltati alcuni degli investigatori che hanno lavorato all’inchiesta. All’esito delle loro audizione, si è deciso di trascrivere nuove intercettazioni, comunque facenti parte del corpus che è gli agli atti. Alla prossima udienza verrà conferito l’incarico per procedere alla trascrizione.
Uno degli snodi processuali, però, come detto dovrebbe essere quello del 19 luglio, quando quegli imputati che lo vorranno potranno sottoporsi all’esame, rispondere alle domande dell’accusa e fornire la propria ricostruzione dei fatti. Dopo di che, si passerà alle testimonianze della difesa.
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