VOCE
Economia
12.06.2019 - 20:12
Senza Zes perché “privilegiati”. L’ennesimo ceffone al territorio polesano arriva ancora una volta dal governo, per la precisione dal ministro per il Sud Barbara Lezzi, che ad una richiesta dei parlamentari leghisti, compresa l’onorevole Giacometti, ha ribadito che per la Zes per il Veneto (Marghera-Polesine) non c’è spazio. Questo perché, a suo dire, il nord Italia e il Veneto sarebbero dei privilegiati rispetto al resto del Paese. E così dopo il no perché “troppo bravi”, detto dal ministro a Confindustria, arriva il no “perché privilegiati”. Non c’è che dire il ministro per il Sud si sta comportando soprattutto come un ministro dell’antiNord, o anti Veneto. Ma è chiaro che non si tratta di una questione di latitudine o geografia. Si tratta di politica, ed anche la Zes è terreno di scontro fra i due riottosi alleati di governo. E come è stato detto l’altro giorno in Provincia, per i 5Stelle concedere la Zes a Marghera-Polesine equivarrebbe ad un segno di debolezza nei confronti della Lega. Meglio quindi, dal loro punto di vista, mostrare i muscoli e magari cedere qualcos’altro e tenere il punto sulle Zone economiche. E così la riqualificazione industriale ed occupazionale del Polesine finisce per diventare merce di scambio nei rapporti fra gli alleati di governo. I polesani un po’ come la carne da cannone, sacrificabili sul campo di battaglia della realpolitik.
“Noi ci stiamo provando - ammette Antonietta Giacometti, onorevole polesana della Lega - ma credo che le possibilità siano sempre meno. Il ministro Lezzi si oppone all’inserimento della Zes per il Polesine nel decreto crescita”. Pronti a battere i pugni sul tavolo? “Ci faremo sentire, ma sempre nei limiti della correttezza istituzionale. Siamo consapevoli dell’importanza della Zes per i nostri territori, siamo consci di quale opportunità rappresenti”. E tuttavia la Zes sembra non essere la priorità assoluta nemmeno per i parlamentari del Carroccio, disponibili a portare avanti le richieste del territorio, ma fino ad un certo punto, “faremo questa battaglia - continua Giacometti - m nei modi dovuti, ma senza cercare attriti con i % Stelle, perché sarebbe controproducente. Meglio agire con il dialogo nelle varie commissioni, e magari riuscire ad inserire la Zes nel possibile maxiemendamento al decreto crescita. Per ora c’è il no del ministro, ma non è detto che non possa cambiare idea”.
In caso di manifestazioni da parte dei sindaci polesani e del territorio Giacometti è pronta a dare il suo appoggio: “Io ci sarò, sarò a fianco dei nostri amministratori".
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