VOCE
La statistica
13.06.2019 - 21:35
Mosca Toba (Cisl): “Manca la cultura della sicurezza”. Colombo (Cgil): “Servono controlli”
La provincia di Rovigo mantiene insieme a tutto il Veneto il triste primato per numero di feriti sul posto di lavoro. Nei primi quattro mesi del 2019 ce ne sono stati 25.229 in Regione (contro i 24.173 nello stesso periodo del 2018). In calo le morti, passate da 36 a 25 (-31%).
E a Rovigo, mentre i decessi da gennaio ad aprile sono diminuiti (una morte sul lavoro rispetto alle 5 registrate nello stesso periodo del 2018), non è la stessa cosa per gli infortuni totali denunciati.
Da gennaio ad aprile, infatti, in Polesine sono stati 818, il 3,9% in più che nello stesso periodo del 2018, quando erano 787. Una cifra che purtroppo va di pari passo con la vivacità economica del territorio e con la ripresa.
In Veneto, infatti, il primato per il numero di incidenti sul lavoro va a Verona (5.334 feriti, il 6% in più del 2018), a Vicenza (4.820, il 2,8% in più del 2018) e a Treviso e Padova (rispettivamente 4.578 infortuni e 4.664 e sempre in aumento). Questo secondo i dati dell’Inail rielaborati dall’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil).
“Per gli anni precedenti in Polesine il trend degli infortuni sul lavoro era in calo - commenta Andrea Mosca Toba, responsabile territoriale di Rovigo della Cisl - Il fatto che ci sia stato un aumento dipende anche dalla leggera ripresa che si è registrata nel 2018. La sicurezza sul lavoro dipende dai controlli, ma anche da una cultura generale sulla sicurezza che mentre nelle grandi aziende è sempre in crescita, nelle piccole e medie deve essere incrementata”.
“Rimane un trend negativo - gli fa eco Pieralberto Colombo, segretario della Cgil - perché significa che contemporaneamente a un aumento dell’occupazione peraltro precaria, l’equazione è che aumentano gli infortuni sul lavoro. E’ un dato che continua a preoccupare perché non si fanno passi avanti. I nostri sindacati unitariamente avevano firmato con la Regione una piattaforma per le ispezioni e i corsi di sicurezza, ma la piattaforma non è stata attuata, per quanto recepiata dalla Regione Veneto”.
I settori più a rischio sono l’edilizia, l’agricoltura e la logistica: “Sono tanti gli incidenti in itinere - fa notare Mosca Toba - ovvero mentre si va al lavoro o negli spostamenti”.
Il servizio completo domani 14 giugno sulla Voce di Rovigo
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