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ADRIA

Cinque devoti a piedi Sant’Antonio. 60 chilometri di devozione

Claudio Rossi: “Una bella esperienza, colpisce vedere la basilica stracolma a quell’ora”

Cinque devoti a piedi Sant’Antonio. 60 chilometri di devozione

I cinque devoti in cammino

Claudio Rossi: “Una bella esperienza, colpisce vedere la basilica stracolma a quell’ora”

L’andare al Santo a Padova era un ex voto molto popolare fino a qualche tempo fa. Ancora oggi qualcuno tiene viva questa tradizione e, quando ritiene di aver ottenuto una grazia da Sant’Antonio, raggiunge la città del Gattamelata. Qualcuno magari pensa di guadarsi in anticipo un ex voto per poi “andare a battere cassa” al momento opportuno.

Con questo spirito goliardico, ma forti nella devozione ad Antonio, cinque adriesi hanno rinnovato la tradizione della “Camminata del Santo” percorrendo a piedi i 60 chilometri di distanza tra le due città. E sono: Mario Casellato, Renzo Fabbio, Donatella Marangoni, Sergio Pescara e Claudio Rossi che sono partiti da Adria mercoledì alle 18 per essere puntuali alle 6 di giovedì 13 in basilica per la celebrazione della prima messa. Al momento della partenza, da piazza Alberto Mario, all’ombra del monumento ai Cavalieri d’Italia, ha portato il proprio saluto Federico Simoni in veste di presidente della consulta delle associazioni dello sport e del tempo libero.

“L’iniziativa è nata spontaneamente - spiega Claudio Rossi - abbiamo lanciato l’invito attraverso Fb, forse lo abbiamo fatto un po’ tardi perché serve un po’ di tempo per organizzarsi, certamente una camminata del genere non può essere improvvisata”. Ed hanno camminato tutta la notte per essere puntuali all’apertura della chiesa per la prima benedizione nel giorno dedicato alla festa del santo.

“Ce l’abbiamo fatta - aggiunge soddisfatto - abbiamo partecipato alla messa delle 6 e la prima cosa che colpisce è vedere a quell’ora la chiesa stracolma”. Al termine del rito religioso, i cinque podisti hanno fatto un po’ di colazione e riposo, poi hanno preso la bicicletta ed hanno intrapreso la strada del ritorno. A mezzogiorno ognuno era con i piedi sotto la tavola di casa. “E stata una bella esperienza - commenta Rossi - sia dal punto di vista religioso devozionale, sia dell’amicizia perché camminare insieme per così tante ore aiuta a conoscersi meglio. Cercheremo di organizzarci meglio per il prossimo anno”.

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