Il Treno Arancio sulle strade del Giro

Il Ciclo Delta sulle strade del Giro alla Gf Sportful Dolomiti Race: in 20 a Feltre fra i 4mila partecipanti. Ottime prove di Stoppa e Mantovan. Prove di coraggio per Selvatico, Bovolenta e Sarti.

Domenica scorsa è stato il giorno della Gf Sportful Dolomiti Race, manifestazione giunta alla sua 25ª edizione.
E’ una delle granfondo più impegnative di tutta la stagione in Europa, con il suo percorso “lungo” che misura 210 chilometri con 5mila metri di dislivello, nel quale si devono superare i 18 chilometri di Cima Campo, i 19 chilometri del tremendo Passo Manghen “La salita del lupo”, poi altri 20 chilometri del Passo Rolle per concludere con i 15 chilometri del Passo Croce d’Aune con il Monte Avena.

Ma anche i 1.700 che hanno scelto il percorso “corto” non hanno fatto di certo una passeggiata, avendo pedalato per 135 chilometri con ben 3200 metri di dislivello. La giornata al mattino si presentava in “modalità” estiva, ma i 1.800 ciclisti che hanno scelto il percorso “lungo” sul Passo Rolle hanno sofferto pure il freddo, incontrando pioggia e grandine, a 2mila metri di altitudine altre difficoltà che si aggiungono sul totale.

Ma quest’anno la Gf Sportful “regalava” qualcosa di suggestivo a tutti i partecipanti, visto che si doveva affrontare lo stesso percorso nel quale, pochi giorni prima, si sono dati battaglia, i professionisti del Giro d’Italia. Partenza alle 7 dal centro storico di Feltre, con un lunghissimo serpentone di ciclisti. L’ultimo ha preso il “via” dopo 12 minuti dal primo; arrivo in Piazza Maggiore, sempre nel centro di Feltre, fra due ali di folla, assiepati lungo gli ultimi 200 metri di ciottolato, di uno strappo in salita, fin sotto al traguardo.

Senza ombra di dubbio, è stata un’organizzazione impeccabile con tutti gli incroci ben presidiati, assistenza lungo tutto il percorso, ristori e pasta party all’arrivo. E il “Treno Arancio” ha lasciato il segno anche in questa occasione, con la partecipazione di ben 20 ciclodeltini, ottenendo un soddisfacente 10° posto nella classifica delle squadre.

Diamo uno sguardo ora ai risultati dei “singoli” partendo dal percorso più impegnativo, il “lungo”. Decisamente quello di Giacomo Stoppa è stato un grande risultato, avendo chiuso la sua Sportful in 8 h 32’ 21”, 312° assoluto 40° di categoria. Bravo pure Michele Boscolo, che è riuscito a giungere al traguardo in meno di 9 ore: 8 h 59’ 12” classificandosi 488° assoluto 73° di categoria. E poi, nell’ordine, Denis Marangon in 9 h16’02”, Simone Nicolasi in 9 h 17’ 58”, Luca Tenan in 9 h 27’ 54”, Mirco Padovan in 11 h 30’ 03” e, infine, la “mai stanca” Arianna Selvatico che, tagliando il traguardo in 12 h 32’ 57”, si è tolta una bella soddisfazione, ed ora sorridendo può dire: “Anch’io ce l’ho fatta”.

Per quanto riguarda il “corto” si deve fare un grosso applauso ad Alessio Mantovan, che ora si ritrova con merito a gareggiare con i più forti, avendo completato le sue fatiche in 5 h 19’ 17”, 156° assoluto e 26° di categoria. Ottimo il risultato anche per Barbara Bovolenta, con 6 h 01’ 14”, 430ª assoluta 9ª di categoria, accompagnata da Michele Tandin, in 6 h 02’ 06”, e Davide Tolomei in 6 h 03’ 20”. Poi, nell’ordine: Federico Negri in 6 h 22’ 47”, Giuseppe Mirimin in 7 h 25’ 22”, Amanzio Pellizzari in 7 h 31’ 22”, Cristian Boniolo con Mariarosa Sarti in 7 h 36’ 50”, Claudio Bergamini in 7 h 41’ 18” e i “soci” Mauro Ruzza e Luca Sperindio in 8 h 26’ 48”, che hanno perso Daniele Picardi prima dell’ultima salita, per una foratura.