VOCE
Badia Polesine
19.06.2019 - 21:03
Continuano le collaborazioni volte a mettere in mostra i tesori del museo civico Baruffaldi. In attesa del completamento degli interventi di restauro, l’amministrazione comunale ha portato avanti un nuovo progetto di collaborazione per valorizzare i reperti del museo che altrimenti rimarrebbero “nascosti” ancora per diversi mesi. Dopo il progetto di prestito dell’Ultima Cena del Bonsignori intrapreso con San Benedetto Po, il Comune ha dato l’ok ad una nuova intesa con l’ottavo reggimento guastatori paracadutisti “Folgore” di Legnago, che prevede il prestito di alcuni reperti risalenti alla Seconda guerra mondiale, collocati all’interno del museo civico fino all’inizio dell’intervento di recupero. Un progetto a cui si sono dedicati il consigliere comunale Giulio Barbieri e l’ex responsabile del settore Cultura Mara Barison e che è stato recentemente siglato dall’approvazione di una convenzione tra i due enti protagonisti.
“Abbiamo dato in prestito alcuni dei nostri reperti della Seconda guerra mondiale che appartengono ai paracadutisti - fa sapere Giulio Barbieri - una divisa importante ed un elmetto della folgore della battaglia di El Alamein, ed altri reperti che appartengono all’oggettistica della Seconda guerra mondiale e che riguardano sempre i paracadutisti. C’è anche un paracadute italiano risalente agli anni 50-60”. Come viene specificato nella convenzione, i reperti, che sono già stati prelevati, arricchiscono “un’esposizione di armi, divise e oggetti di varia natura riguardanti la storia del Reggimento con l’intento di valorizzarli mediante l’organizzazione di eventi culturali, mostre temporanee e visite guidate”. Consolidando la rete di collaborazioni tra le realtà culturali, i due enti promotori “s’impegnano a riconoscere di volta in volta le varie attività culturali messe in campo aventi come tema la storia militare del Novecento e i conflitti bellici”.
“Abbiamo approvato questa convenzione per dare in prestito alcuni reperti del nostro museo, in attesa del termine dei lavori - conferma il sindaco Giovanni Rossi - piuttosto che i reperti rimangano dentro alle scatole è meglio metterli in esposizione in un luogo diverso. Il comandante del corpo mi ha chiesto il permesso e io ho accettato volentieri. Ci è stata inviata una bozza di una convenzione che è stata recentemente approvata in giunta. I reperti faranno così parte di un’esposizione, come è in programma per la tela del Bonsignori”.
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