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Adria

Traversagno chiusa, è polemica

Barbujani: "Bastava un limite dei 30m/h"

Non c’è pace per il Traversagno, la strada che collega Adria con Bellombra.

Dal 5 giugno è stata chiusa al traffico per ragioni di sicurezza tra il cosiddetto ponte del “Diavolo” dove si trova l’idrovora, in fondo al lungo rettilineo, e località Canton.

L’accesso è consentito solo ai residenti. Una chiusura a tempo indeterminato che sta creando forti disagi alla popolazione di Bellombra ma anche alle località limitrofe. Ma a surriscaldare gli animi è il fatto che la strada è stata chiusa senza informare nessuno, così è stata avviata una raccolta firme per incontrare il sindaco. E i primi malumori si sono trasformati in aperte proteste, ovviamente via social.

Così venerdì pomeriggio l’amministrazione comunale ha diramato su Fb un comunicato per far fronte all’ondata di critiche. “La decisione della chiusura di strada Traversagno, presa di certo non a cuor leggero - si legge - come quella per la strada arginale tra Cavanella e Bottrighe, si è resa necessaria a fronte di dissesti importanti e buche profonde, tali da pregiudicare la sicurezza delle persone. La situazione appare peraltro peggiorata notevolmente in conseguenza ai numerosi nubifragi di fine maggio. Non si poteva fare altrimenti: la sicurezza è per noi una priorità. Lo stato attuale persisterà fino al momento in cui il problema non sarà risolto. Stiamo lavorando il più celermente possibile nel tentativo accorciare i tempi, consci del disagio che le chiusure arrechino ai cittadini, avendo trovato le risorse necessarie”.

Tuttavia la decisione di chiudere la strada non convince l’ex sindaco Massimo Barbujani. “Ho percorso quella strada non più tardi di due settimane fa e mi domando perché chiuderla? Bastava mettere un limite di velocità per quei 300 metri da sistemare e lasciarla aperta, per poi chiuderla solo nei giorni dei lavori di manutenzione. Hanno paura di tutto e quindi meglio chiuderla così zero responsabilità”.

Una situazione confermata dal capogruppo della Lega Paolo Baruffaldi che ha fatto un sopralluogo. “Questa mattina (ieri, ndr) sono stato nel tratto di strada chiuso al traffico – riferisce - ci sono alcuni avvallamenti e buche, sicuramente c’è una situazione di pericolo, ma non più di altre situazioni, per questo penso che bastasse mettere il limite dei 30 km/h in quel tratto accelerando il più possibile con i lavori. Se questo è il metro di misura, penso che il 60% delle strade comunali dovrebbe essere chiuso”.

Sulla "Voce" di domenica 23 giugno l'articolo completo.

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