Il Tar ha deciso, ok alle sale Vlt

Il Comune di Porto Viro soccombe, almeno in pare, nella battaglia contro l’apertura di una sala Vlt a Porto Viro. E’ di questi giorni, infatti, la sentenza del Tribunale amministrativo regionale di Venezia, che è scaturita da un ricorso di due società contro il provvedimento del Comune di Porto Viro che, in parole spicciole, negava il permesso a costruire per la realizzazione di una sala gioco Vlt, sulla strada statale Romea.

“A fronte di una normativa regionale lacunosa - non a caso si sta lavorando ad una nuova legge in materia - scrive in una nota il sindaco Maura Veronese - l’ufficio comunale edilizia privata ha quindi negato il permesso a costruire e si è impedita la sanatoria dopo che le opere interne erano già state avviate da queste società. Da qui il loro ricorso”.

Il Tar si è espresso a favore dei ricorrenti e pertanto il Comune dovrà sanare questi abusi e la società dovrà presentare nuova domanda per i lavori che non siano ancora stati eseguiti.

“Il nostro Comune - sottolinea il primo cittadino - ha agito in applicazione della legislazione regionale. Il problema appunto è nel rapporto tra regione e Stato perché il Tar si è pronunciato sul fatto che solo lo Stato può disciplinare la materia della sanatoria (che attiene al diritto penale). Sarebbe opportuna una presa di posizione della regione sul tema, per chiarire l’ambito di applicazione della legge regionale”.

Da un punto di vista politico, spiega ancora il primo cittadino portovirese: “Oltre all’aspetto legislativo, la nostra posizione è stata anche etica, cioè volta a non favorire l’avvio di ulteriori attività che di certo non creano un indotto economico al territorio ma comportano invece problemi di dipendenza da gioco”.