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IMMOBILIARE

Case, si vende di più a prezzi bassi

Transazioni in aumento dell'8-9% rispetto al 2017. La quotazione media è di 1.061 euro al mq. Mercuri: “I due dati insieme sono negativi”

Il mattone ora è in ripresa: acquisti di case su del 4,7%

La quotazione media è di 1.061 euro al mq. Mercuri: “I due dati insieme sono negativi”

In Polesine sta progressivamente crescendo il mercato immobiliare, anche se non decolla. E in genere conviene investire sul mattone, visto che i prezzi al metro quadro, rispetto al resto del Veneto, sono ancora appetibili.

Sono, infatti, appena state rese pubbliche le statistiche regionali relative al mercato immobiliare residenziale della direzione centrale servizi estimativi e Osservatorio mercato immobiliare della Regione Veneto, che forniscono una concreta analisi della composizione e delle dinamiche del mercato immobiliare nell’anno 2018 del settore residenziale.

I dati relativi alla provincia di Rovigo registrano un aumento del numero delle compravendite immobiliari in tutta la provincia, con 2.307 transazioni, che rappresentano un aumento del +8,70% rispetto al 2017.

Si distingue particolarmente il capoluogo Rovigo con 607 compravendite, corrispondente a un +9,4% rispetto all’anno precedente. Niente a che vedere con l’annus horribilis del mercato immobiliare, il 2013, quando a Rovigo città si chiusero 400 contratti di compravendita. Tuttavia non siamo ancora all’equilibrio perfetto, che secondo gli esperti del settore dovrebbe essere intorno alle 900 transazioni all’anno.

La maggior parte del territorio polesano ha registrato valori in aumento del numero degli scambi, ad esclusione delle macroaree Medio Polesine (Riviera Adige), Occhiobello e Rosolina mare.

Si vende di più, ma è anche vero che i prezzi continuano a essere in calo. La quotazione media per l’intera provincia di Rovigo è di 1.061 euro al metro quadrato (-0,34% rispetto al 2017), laddove la quotazione media del Veneto è di 1.912 euro al metro quadrato per i capoluoghi e di 1.262 euro al metro quadro per gli altri comuni.

“I dati, a prima vista positivi, sono invece tutt’altro che incoraggianti - dichiara Paolo Mercuri presidente di Ape Confedilizia di Rovigo - Infatti l’aumento delle transazioni accompagnato dalla riduzione dei prezzi è indice di un mercato immobiliare malato, perché, secondo la nota legge economica ‘della domanda e dell’offerta’, in un mercato sano, all’incremento della domanda dovrebbe corrispondere un incremento dei prezzi”.

In sostanza i proprietari, pur di vendere, sono costretti a deprimere i valori degli immobili e gli acquirenti comprano solo in presenza di valori inferiori. “Senza considerare l’enorme quantità di immobili privi di valore in quanto impossibili da vendere o da affittare per le condizioni strutturali, di manutenzione, o di ubicazione, o di scarsa appetibilità - aggiunge Mercuri - Sul fenomeno erosivo incide anche l’aumento delle vendite che avvengono attraverso le aste immobiliari”.

Con la riduzione dei prezzi si riduce pertanto il risparmio delle famiglie e delle imprese che hanno creduto e investito nell’immobiliare negli anni meno recenti. “Presenteremo al nuovo sindaco le nostre idee e le nostre proposte per il miglioramento del comparto immobiliare - assicura il presidente di Confedilizia -Un problema ulteriore che affligge il settore è ancora quello delle morosità nei rapporti di locazione”.

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