VOCE
TRIBUNALE
08.07.2019 - 19:29
Loro incrociano le braccia e la giustizia si ferma. Sono i magistrati onorari, indispensabili per il funzionamento del sistema giudiziario italiano, ma ai quali non sono riconosciuti i diritti propri né della magistratura, né dei lavoratori dipendenti: sono assolutamente precari. Sono i magistrati onorari, giudici e vice procuratori. Ingranaggio tanto necessario quanto misconosciuto della Giustizia. Questa settimana, per chiedere maggiori tutele e riconoscimento, sciopereranno.
“Larghissima adesione - spiega la nota stampa di Federmot, il loro sindacato, in occasione della prima giornata di astensione - dei 4.000 magistrati onorari in servizio nei tribunali ordinari e nelle procure della Repubblica allo sciopero, su proclamazione della Federmot, l'associazione di categoria che ha dichiarato battaglia al ministro Bonafede e al suo disegno di legge, ritenuto sostanzialmente identico a quello varato dal precedente guardasigilli Andrea Orlando”.
“Lo sciopero, che andrà avanti fino a venerdì, facendo saltare molte decine di migliaia di processi civili e penali, intende sollecitare un ripensamento del ministro pentastellato, che vorrebbe limitare a tre giornate settimanali la presenza dei magistrati onorari negli uffici giudiziari, nonostante il clamoroso arretrato giudiziario suggerisca il loro pieno utilizzo”.
“Protestano inoltre, le toghe onorarie, contro un trattamento economico e previdenziale ritenuto squalificante, che nega a questi professionisti tutele analoghe al magistrato di ruolo di prima nomina. Resta infatti inevaso, al momento, l'impegno assunto nel contratto di Governo di un nuovo inquadramento, che conferisca dignità a questa componente giudiziaria. La Giustizia ha bisogno di poche chiacchiere e molte riforme per chi ha coraggio e voglia di cambiamento vero!”.
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