VOCE
FICAROLO
15.07.2019 - 21:58
Clamorosa sentenza. Assolta l’ausiliaria, pena lievissima per due educatrici, ma per altro reato
L’accusa, alla scorsa udienza, aveva domandato una pena nell’ordine dei due anni, per tutte le imputate. Ieri, il giudice ha pronunciato una sentenza che assolve una delle tre imputate e che per le altre due solo tecnicamente non si può definire di assoluzione, ma che nella sostanza lo è: assoluzione da quasi tutti gli episodi contestati, per l’unico rimanente riqualificazione del reato da maltrattamenti in abuso di mezzi di correzione, nessun risarcimento alle parti civile costituite, pena finale tre mesi, sospesi e non menzione.
La morale è chiara: all’asilo nido Peter Pan di Ficarolo non ci sono mai stati maltrattamenti.
In pratica, la condanna è arrivata per un rimprovero a voce alta. Già così appare una vittoria per le difese, che potrebbero però tentare la strada dell’appello, per ottenere vittoria completa. Si chiude così, in primo grado, un processo che aveva destato scalpore a Ficarolo, ma non solo.
Secondo l’indagine, deflagrata nel 2014, all’asilo nido Peter Pan di Ficarolo due educatrici e una ausiliaria si sarebbero rese responsabili di maltrattamenti nei confronti dei piccoli ospiti. Non tanto fisici, ma piuttosto aventi l’effetto di creare un clima di terrore.
Varie famiglie si erano costituite parte civile, domandando un risarcimento per il trattamento al quale sarebbero stati sottoposti i piccoli frequentanti dell’asilo. Altre, però, sin dall’inizio della vicenda, manifestarono il pieno appoggio alle maestre, schierandosi dalla loro parte.
Nella mattinata di ieri, il giudice Nicoletta Stefanutti ha letto il dispositivo della sentenza che, perlomeno in primo grado, chiude la vicenda.
Il punto principale della decisione è che, ad avviso del giudice, nulla di quanto sarebbe avvenuto all’interno del nido è considerabile maltrattamento.
Alle due imputate condannate, seppure a una pena minima e alla non menzione, sono state applicate anche le attenuanti. Una sostanziale vittoria per le difese, affidate tra gli altri all’avvocato Valentina Verde di Rovigo, anche a fronte dell’entità della pena che era stata richiesta dall’accusa.
Presente alla lettura della sentenza, a conferma della eco che il caso giudiziario ha avuto in paese, anche il sindaco Fabiano Pigaiani.
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