In Polesine nascerà l’università del calcio

Il tempo dei sogni non finisce mai. Vale anche per Tito Livio Franzolin che a 58 anni continua a coltivare un sogno: un’accademia del calcio ad Adria.

L’ex centrocampista del Conegliano che ha militato per sei anni in serie C, indossando anche la maglia di Adriese, Udinese e Venezia, non sta con le mani in mano, ma da qualche anno sta dedicando anima e corpo, ma soprattutto tanta passione, perché quel sogno diventi realtà. E su quel sogno investe ogni anno “qualche” soldino: sui 300mila euro.

Le fondamenta sono già state gettate con la società sportiva Bocar Juniors che unisce i settori giovanili di Bottrighe, Ariano e Corbola. Il Bocar Juniors è oggi una realtà importante, sicuramente il più importante vivaio di calcio giovanile a livello polesano: oltre 200 tesserati, 16 allenatori per 16 squadre, ben 33 persone impegnate nei diversi settori dalla gestione sportiva alla manutenzione delle strutture.

“L’obiettivo - spiega - è una scuola del calcio, ma di qualità. Non soltanto un vivaio, quello lo hanno quasi tutte le squadre. E visto che in questi giorni in città si parla tanto di università, voglio dire che questa dovrà essere l’università del calcio. Vogliamo accompagnare i ragazzi in un percorso decennale partendo dai 6 anni. Arrivato ai 16 un ragazzo riceve la ‘laurea’: poi in base alle sue caratteristiche, ai suoi talenti naturali, potrà inserirsi nel calcio giocato vero e proprio".

"Sono convinto - aggiunge - che potremo da subito mandare qualcuno in Eccellenza e forse in Serie D. Badi bene, non è presunzione: è consapevolezza che la formazione porta sempre a ottimi risultati. Ma vogliamo creare una scuola anche per allenatori delle giovanili”.

L'intervista completa sulla Voce in edicola domenica 21 luglio.