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LA PROTESTA

Ca’ Dolfin insorge contro il degrado

Nonostante le richieste dei residenti, il Comune non risolve i problemi della piccola località

Ca’ Dolfin insorge contro il degrado
Nonostante le richieste dei residenti, il Comune non risolve i problemi della piccola località

CAVARZERE - Una località dimenticata. Ca’ Dolfin grida di rabbia e indignazione: le strade del paese sono davvero allo sfascio. E - nonostante le proteste - l’amministrazione comunale non interviene per sistemare gli asfalti. E il problema non è soltanto questo: anche l’erbaccia, con questo caldo, prolifera, ed è ormai cresciuta, ai lati delle strade, sugli argini e nelle aree verdi, ben oltre i livelli di guardia. Un problema che non è soltanto di decoro, ma che diventa sempre di più di ordine sanitario: è ancora vivo il ricordo di cos’è stata, lo scorso anno, l’emergenza West Nile, con il record storico di decessi a causa di questa malattia, che colpisce in particolare i più anziani, e portata dalle zanzare. Zanzare che trovano proprio nell’erba alta il loro habitat ideale per crescere e moltiplicarsi.

Ma è lunga la lista delle lamentele di chi a Ca’ Dolfin ci vive. “Erba altissima che neanche più le pecore che percorrono l’argine ormai riescono a mangiare, buche che sono diventate crateri senza che gli addetti ai lavori riescano a fare qualcosa - dice un residente - ma anche illuminazione mancante, marciapiede distrutto, per non parlare della ex distilleria, ormai colosso abbandonato senza che più nessuno si interessi di che fare e come agire. Eppure, magari cambiandone la destinazione d’uso, un’area così vasta potrebbe essere utilizzata meglio”.

Non manca un passaggio sui rifiuti: “C’è tanta immondizia abbandonata - dice il residente - certo, è colpa della maleducazione dei soliti ignoti, ma se la le famose telecamere che dovevano fare multe come se piovesse fossero state installate forse qualcosa sarebbe cambiato”.

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