VOCE
La proposta
29.07.2019 - 18:27
Gianni Scarpa fa sul serio e lancia la proposta rivoluzionaria. “Aprirò a Sottomarina la prima casa di appuntamenti per uomini e donne in Italia”.
L’uomo ha fatto conoscere in tutta Italia lo stabilimento balneare Playa Punta Canna, lido di Sottomarina frequentatissimo ogni estate e apprezzato da tantissimi clienti del Polesine.
Il “Pirata” ha scelto i social network per annunciare la nuova sfida imprenditoriale. Il post pubblicato sulla pagina Facebook “New Playa Punta Canna 2.0 - Sottomarina” è stato pubblicato domenica verso le 12 e in poche ore sono apparsi fiumi di commenti e moltissime condivisioni.
L’esordio del post è ironico: “Buongiorno ragazze e ragazzi! Il Grande Pirata dichiara: andrò in pensione quando morirò”.
Mentre Playa Punta Canna è gestita dai suoi fedelissimi ragazzi, con lui dall'età di 16 anni, il personaggio con la bandana non si ferma e, pur rimanendo il “supervisore” dell’ormai celebre spiaggia, riparte in quarta.
Una proposta a luci rosse, che piace agli utenti: “Voglio aprire la prima casa di appuntamenti per uomini e donne in Italia, a Sottomarina (Venezia)”.
Gianni ha le idee estremamente chiare, la strategia è già definita: “Metto a disposizione un mio terreno di proprietà e una cordata di imprenditori leghisti veneti e friulani farà il resto”.
E poi assicura: “Presto l’assurda legge Merlin, che ha portato nel tempo degrado, criminalità e prostituzione in tutte le vie delle città italiane, cadrà! Quindi basta portare centinaia di miliardi nelle case di tolleranza in Austria e Svizzera”.
Riaprire le case di tolleranza, secondo il “Pirata”, consentirebbe all’Italia un’accelerata sul fronte economico: “Lo Stato potrà ottenere miliardi di entrate, tenendo sotto controllo medici, lavoratori e lavoratrici e mantenendo le città più ‘pulite’.
Il suo progetto imprenditoriale potrebbe diventare realtà: “Una casa per appuntamenti per ogni regione. In Veneto il Pirata ci pensa da oltre 35 anni e ora sembra arrivato il momento della svolta” assicura Gianni Scarpa.
Sulla "Voce" di martedì 30 luglio l'articolo completo.
Commenti all'articolo
ROBALT10
30 Luglio 2019 - 22:53
Sono d'accordo. Preciso che non sparirà mai la prostituzione perciò è meno peggio avere le case di incontro pubbliche che lo sfruttamento drammatico fatto da delinquenti senza scrupoli anche se questo il fenomeno non gestito in parte rimarrà. Bisogna scegliere il male minore
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