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Cavarzere

“Cimice asiatica, stato di crisi”

Gli esponenti leghisti Munari e Fava estendono la proposta di far votare un documento condiviso. Intanto viene accolto l’emendamento di Azzalin e la Regione stanzia 200mila euro.

“Cimice asiatica, stato di crisi”

Lo stato di crisi è necessario, quasi 100 i milioni di euro di danni, in Veneto, causati dalla cimice asiatica che quest’anno ha distrutto i raccolti. La Lega propone un risarcimento.

Durante il consiglio comunale dello scorso 26 luglio, gli esponenti cavarzerani della Lega Nord Pierfrancesco Munari e Roberta Fava hanno esteso la proposta di far votare un documento condiviso da parte del consiglio comunale riguardante i danni creati dalla cimice asiatica. Il documento che gli esponenti leghisti stanno predisponendo dovrà essere firmato da tutte le forze politiche, sia maggioranza che opposizione.

Verrà successivamente spedito all’assessorato alla agricoltura regionale insieme al ministero dell’agricoltura, affinché possa essere dichiarato lo stato di crisi, con conseguente risarcimento di tutte le aziende che hanno subito dei danni.

Lungo tutto il territorio cavarzerano, infatti, intere coltivazioni sono state quasi interamente distrutte da questo animale, in quanto anche avendo fatto ricorso a fitofarmaci e reti protettive, l’esito non è stato quello sperato. I danni nel solo territorio comunale di Cavarzere ammontano a svariati milioni di euro.

A fronte di casi simili al nostro è stato dichiarato lo stato di crisi con conseguente ristoro dei danni mediante fondi all’uopo previsti. La proposta dei consiglieri della Lega Nord servirà quindi a cercare di ristorare i danni subiti dalle aziende, e di agevolarle, considerando anche le denunce fatte dalla Coldiretti , in quanto, solamente nel suolo Veneto, i danni ammontano a circa 100 milioni di euro, a fronte di un valore di produzione complessiva di circa 245 milioni di euro.

L’intervento “Quello di oggi (ieri per chi legge, ndr) è un segnale importante, ringrazio la Giunta per aver accolto il nostro emendamento, di cui ero primo firmatario, sulla cimice asiatica. Anche se l’importo è esiguo, 200mila euro, è un punto di partenza”. Così Graziano Azzalin, consigliere del Partito democratico commenta il via libera, durante la seduta di assestamento di bilancio, ai fondi per sostenere le aziende danneggiate da questo insetto, autentica calamità per l’agricoltura.

“Non è la cifra che volevamo, la richiesta era di mezzo milione, ma è comunque un primo passo che può far respirare le aziende, evitando la loro chiusura. La prevenzione è fondamentale, i tempi della ricerca per arrivare a soluzioni efficaci non sono brevissimi, per questo dobbiamo scongiurare gli espianti e garantire un minimo di reddito agli agricoltori. E con l’emendamento approvato oggi diamo una risposta attesa invano da diversi mesi”.

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