Turismo inclusivo sul litorale

Sul litorale di Rosolina il turismo inclusivo non è una novità. Il progetto per un turismo sociale e inclusivo nelle spiagge venete è, infatti, giunto alla terza edizione.

“Ogni anno abbiamo fatto un passo in più” ha raccontato il dottor Antonio Compostella, direttore generale dell’Ulss 5. E l’edizione 2019 ha portato con sé una grandissima novità. Estate non è solo vacanze ma anche occupazioni stagionali. Per questo sono stati introdotti nel progetto delle attività di tirocinio in strutture locali per i ragazzi diversamente abili. “Mi sono trovata davvero benissimo - racconta Federica, giunta quasi al termine del periodo al Bar Sole - per me è stata la prima esperienza lontana da casa. All’inizio avevo paura, ma dopo i primi giorni mi sono ambientata”. Si tratta di un’esperienza fondamentale per questi ragazzi. Un normale tirocinio si trasforma in un’opportunità di mettere alla prova la propria autonomia, a livello lavorativo e personale.

“La mia paura più grande era quella della lontananza da casa, ma sono riuscita ad affrontarla grazie alle ragazze del progetto. Penso sia normale sentire la mancanza di casa ma bisogna anche buttarsi”.

Federica continua raccontando di come si sia sentita accolta al Bar Sole e di come il personale e i clienti fossero sereni e tranquilli, rendendo l’esperienza ancora più piacevole.

“Mi occupo principalmente di fare le pulizie, lavare e sistemare le tazzine, fare la lavastoviglie, spazzare” dice entusiasta. “Il prossimo anno vorrei proprio rifare questa esperienza, se non trovo qualcosa prima”. Sì, perché è stata proprio quest’attività di tirocinio che ha invogliato Federica a cercare un lavoro. Lavoro che significa anche autonomia dalle famiglie, indipendenza economica e nella gestione della propria vita.