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Volontariato

Bandiera Gialla, il cibo è per tutti

L'associazione guidata da Rossi e Frigato ha iniziato aiutando l’Africa, oggi si spende anche per il Polesine

Bandiera Gialla, il cibo è per tutti

E’ giusto chiamarlo mondo del volontariato, perché un così ampio e variegato settore come quello che ogni giorno, nei più svariati ambiti, sostiene la vita sociale è un mondo. Non si contano le associazioni di volontari che operano in Polesine, tutto l’anno, per star vicino a chi ne ha bisogno: dagli anziani ai bambini, dai disabili ai malati, dalle famiglie in difficoltà a chi vive da solo. Un viaggio tra queste realtà è difficile comprimerlo nelle colonne di un quotidiano, ma un’idea di quel che voglia dire “far volontariato”, come spesso ci si sente dire, questo forse sì.

Questo breve viaggio lo cominciamo da Rovigo, partendo dalle note di Bandiera Gialla. Una realtà nata nell’aprile del 2016 da una costola dei Ruggenti anni Sessanta. Musica per aiutare gli altri, prima l’Africa, eravamo a inizio del 2000, oggi anche - e soprattutto - il Polesine. Due i promotori di questa associazione, Davide Sergio Rossi, che la gestisce con impegno indefesso, e Alessandro Frigato, presidente dell’associazione e fucina di idee.

Perché Bandiera Gialla? Perché siamo grandi ammiratori della musica degli anni Sessanta e di Gianni Pettenati - racconta Rossi - siamo partiti organizzando concerti in piazza con i Ruggenti anni Sessanta, e oggi siamo qui con questa nuova realtà. Siamo iscritti come onlus, ci siamo affidati dal Centro servizi volontariato che ci segue e siamo, oggi, 814 soci”. Numeri incredibili per questa associazione che, partita con 302 soci, li ha quasi triplicati. “Quelli operativi all’inizio erano sette, oggi sono una quarantina - prosegue Rossi - contribuiscono tutti, operativi e solo soci, con 10 euro di iscrizione. E quei soldi vengono ovviamente rendicontati fino all’ultimo centesimo per le opere che svolgiamo”.

I numeri dei Ruggenti anni Sessanta prima, e oggi di Bandiera Gialla, sono davvero importanti: per l’Africa sono stati raccolti in questi anni 53.735 euro, per la provincia di Rovigo (ma pure per iniziative nelle zone italiane terremotate e alluvionate) 35.250 euro. E poi c’è la raccolta che il Mercato Ortofrutticolo di Lusia permette di effettuare per la frutta e la verdura che, altrimenti, andrebbero al macero ma sono ancora buone: 3.416 quintali in questi anni per un valore, se si calcola il minimo sindacale di 1,5 euro al chilogrammo, di 445mila euro di frutta e verdura distribuite gratuitamente a 58 associazioni in tutta la provincia di Rovigo. Se a queste aggiungiamo i circa 130mila pezzi di pane che a maggio scorso, in un anno e mezzo, erano già stati raccolti e distribuiti, si può ben capire la portata del lavoro di Bandiera Gialla.

Il servizio completo nella Voce di Rovigo di lunedì 5 agosto

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