In bici 90 ore per conquistare Parigi

Due polesani alla Parigi-Brest-Parigi, massacrante corsa ciclistica di 1.219 chilometri, da concludere entro 90 ore.

A differenza di quattro anni fa, Oscar Tosini non sarà il solo polesano tra i seimila partenti della Parigi-Brest-Parigi, provenienti da 66 Paesi diversi. Con lui ci sarà anche Lorenzo Chiarelli, rodigino, di 37 anni.

Circa 400, invece, gli italiani al via a cui l’Ari, l’Audax Randonneur Italia, federazione che segue gli atleti di queste maratone a pedali, ha già consegnato la maglia azzurra col tricolore sul petto: rappresenteranno, a tutti gli effeti, il nostro paese nella competizione.

“Quattro anni fa ci ho messo 87 ore e 4 minuti, ma avevo quattro anni di meno”, sorride Oscar, con la faccia di chi, sotto sotto, pensa di abbassare ulteriormente il tempo di percorrenza, a dispetto dell’anagrafe. Per farlo, in questi giorni che precedono la partenza (a Ferragosto sarà a Parigi, alle 18.30 di domenica 18 partirà la corsa) si sta allenando duramente. “Sveglia alle 4.30, 5 al massimo: mi preparo e salgo in bici - rivela - torno prima che faccia buio, devo abituarmi soprattutto a passare molte ore in bicicletta”. E così, da Bosaro, dove abita, punta su Mantova, poi gira la bici e fa rotta su Ferrara, da qui a Pomposa, poi nel nostro Delta del Po per tornare a casa: 300-350 chilometri alla volta.

Ma questa sarà “l’ultima avventura - confessa Tosini - perché dopo i 75 anni non si può più gareggiare. Quindi mi resta soltanto un ultimo anno da sfruttare, e non potevo perdere l’occasione di portare a compimento, di nuovo, una corsa unica come questa”.

Il servizio completo, l'intervista e tutti i dettagli sulla Voce in edicola lunedì 12 agosto.