L'ambientalista è morto mentre lavorava al suo sogno

Un malore, frutto della temperatura, elevatissima, e dell’attività fisica: Johannes Dietrich Hengstenberg, 75 anni, imprenditore e ambientalista tedesco, noto in patria, “Giovanni” per tutti, a Rosolina, dove veniva spesso, con la sua barca ormeggiata al Fossone, è morto così.

Mentre lavorava alla sistemazione della pala eolica in dotazione al suo catamarano, il Sambou. Questa la prima ricostruzione delle forze dell’ordine e della Procura, per spiegare la tragedia verificatasi nel primo pomeriggio di domenica, quando l’anziano è caduto in acqua. Impossibile salvarlo, nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco.

La magistratura ha disposto l’esame esterno della salma, prima di chiudere la vicenda come una tragica fatalità. A meno di colpi di scena, non dovrebbe essere disposta l’autopsia.

L’idea è, infatti, che il lavoro manuale, per quanto non pesantissimo, unito al caldo torrido, abbia potuto provocare un mancamento che avrebbe fatto cadere il 75enne in acqua, senza che poi avesse le forze di tornare a bordo della sua imbarcazione.

La tragedia si è verificata verso le 16.30. Le ricerche del 75enne, scomparso nelle acque del fiume, quasi alla foce, sono immediatamente scattate, dopo l’allarme della donna che lo aveva accompagnato in Italia. Si sono concluse verso le 18.30, quando il personale dei vigili del fuoco ha trovato il corpo, ormai senza vita e al di là di ogni possibile tentativo di soccorso.

Il tedesco aveva una impresa che operava nel settore ambientale e, anche a bordo del catamarano, stava lavorando a un suo progetto. Una pala eolica, appunto.