VOCE
Caso Iras
17.08.2019 - 18:50
"‘Cari, come state?’ ci ha detto una delle ospiti vittime, come non fosse successo alcunché: ed è questa la cosa che mi fa più star male, l’insensibilità umana delle operatrici che si sono approfittate della mancanza di lucidità di questi anziani”. E’ ancora scosso Giovanni Luca Avanzi, direttore dell’Iras, a due giorni dall’indagine che ha coinvolto nove dipendenti della casa di riposo, accusati di maltrattamento ad alcuni ospiti.
“Per quanto questi reati non siano assolutamente riconducibili all’organizzazione dell’Iras, come anche i familiari delle vittime dei maltrattamenti hanno potuto constatare - prosegue Avanzi - tutta la vicenda ci ha danneggiato. Ieri (venerdì scorso) ho parlato con il comitato dei familiari e con i familiari presenti delle vittime di quanto accaduto. Dall’incontro è emerso che si è trattato di un avvenimento gravissimo, ma anche la particolarità della situazione. Il fatto che la stanza fosse l’ultima della corsia C, che i dipendenti abbiano agito in maniera subdola approfittando della situazione non determinata dalle carenze organizzative dell’ente, che si è messo a disposizione per qualsiasi tipo di assistenza”. Avanzi ribadisce che i familiari “sono stati comprensivi, per quanto lo si possa essere dopo un fatto del genere, e sorpresi pure loro. Qualcuno ha anche detto di aver segnalato alcuni comportamenti degli operatori. Il problema, in questo caso, è che se non viene circostanziato l’evento o il comportamento, diventa quasi impossibile risalire al problema, nonostante effettuiamo controlli di routine”.
Avanzi sottolinea come la direzione stia acquisendo le ultime carte della documentazione relativa alla vicenda per avviare il procedimento di licenziamento dei nove dipendenti, che intanto sono stati sospesi. “Il commissario (Rodolfo Fasiol ndr) in contatto con la regione, forse potrebbe fare approfondimenti autonomi - annuncia Avanzi, come poi ha confermato l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin - anche se la sua nomina all’Iras, è giusto ribadirlo, è arrivata per i noti problemi economico-finanziari”. In questo senso, Avanzi spiega che non c’è alcun legame tra la situazione economica dell’ente e quello che è accaduto. “L’unica spesa che abbiamo deciso di anticipare, ma che era già prevista, è stata l’assunzione di un coordinatore - ricorda - aumenteremo l’orario del supporto psicologico, ma stiamo parlando di interventi che, su un bilancio di 12 milioni di euro, hanno un peso ininfluente”.
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