Cerca

Canda

40mila euro grazie ai velox mobili

Ma cittadini e automobilisti sono inadempienti, quasi il 20% delle sanzioni non viene pagato

40mila euro grazie ai velox mobili

Se c’è un tema che resta spinoso nel rapporto tra cittadini ed amministrazioni comunali è quello degli autovelox: rilevatori di velocità, fissi o mobili, che negli ultimi decenni imperversano nel territorio polesano.

I punti in cui collocare i rilevatori fissi li stabilisce la Prefettura, ai vari Comuni spetta la discrezionalità di installarli oppure no. Esiste anche un problema legato al traffico soprattutto pesante che rimane difficile da gestire.


Canda, su via Marconi, non ha l’autovelox fisso ma quello mobile. Ci sono le due colonnine arancioni presenti in centro nel paese, che fungono anche da prevenzione. Diversi automobilisti, infatti, rallentano in prossimità dei famigerati velobox, quando avvistano gli agenti della polizia locale. Dal sindaco Alessandro Berta emergono numeri.


A quanto ammontano le entrate da sanzioni con autovelox all’anno?

“Nelle casse comunali entrano all’anno in media 40mila euro, da considerare anche le multe non pagate per la riscossione delle quali ci si deve rivolgere in alcuni casi al Giudice di pace. L’esito è sempre incerto, anche nel caso di giudizio favorevole per l’Ente, infatti non sempre ci si può rivalere sul cittadino inadempiente. Non potendo installare autovelox fissi, perché non previsti dalla Prefettura, si è optato per quelli mobili da posizionare nelle due colonnine arancioni in presenza della polizia locale. Quando ci si è accorti che il rilevamento veniva effettuato, anche se non in modo continuativo, allora gli automobilisti hanno cominciato a rallentare”.

Sulla "Voce" di giovedì 22 agosto l'articolo completo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400