VOCE
Badia Polesine
21.08.2019 - 19:42
Il taglio del nastro
Inaugurato il “sottopasso” sull’Adige. Il collegamento creato sotto il ponte “di Masi” per favorire la messa in sicurezza del tratto ciclopedonale inframezzato dalla Provinciale 42, seppur agibile ormai da qualche settimana, è stato inaugurato questa mattina alla presenza dell’amministrazione comunale e dei rappresentanti delle ditte coinvolte nella realizzazione dell’opera.
“Questo è uno dei progetti che volevamo portare a termine - ha detto il sindaco Giovanni Rossi - anche se bisogna ricordare che l’idea è partita con la precedente amministrazione. Una cosa a cui tengo particolarmente è che nel quadro economico di spesa sono stati fondamentali 50mila euro del lascito Benatti, che abbiamo deciso di utilizzare per la viabilità lenta: una prima parte è stata usata per la pista ciclabile davanti al cimitero, una seconda per quest’opera e una terza sarà destinata alla piazza di Villafora. Il progetto è stato finanziato con fondi Gal Avepa. Questo rappresenta la quota parte di Badia del progetto generale della ‘Destra Adige’ che dovrebbe collegare Castagnaro a San Martino di Venezze. Purtroppo il progetto ha avuto delle battute d’arresto anche per il commissariamento di Rovigo, il Comune capofila. Con la nuova amministrazione, però, dovrebbe già essere stata firmata la convenzione con la Regione e, con il contributo progettuale del Consvipo, entro breve si dovrebbe arrivare al progetto esecutivo e poi alle opere”.
Il collegamento realizzato misura poco meno di 300 metri, ma il progetto ha pure previsto il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza della strada arginale che, per un totale di 2 chilometri, da “Sperone Bova” porta a Villa d’Adige.
“L’inizio dei lavori è stato dato il 4 marzo - ha ricordato l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Capuzzo, affiancato dai colleghi di giunta Stefano Baldo e Stefano Segantin e dai consiglieri Cristian Brenzan e Giulio Barbieri – mentre la fine è stata il 17 luglio. L’importo previsto a base d’asta era di 205mila euro, con importo di aggiudicazione di 166mila euro”.
“C’è stato un leggero ritardo nell’esecuzione delle opere - ha chiarito il primo cittadino - non per negligenze, ma per la concomitanza del cantiere del Consorzio di bonifica. Era impossibile lavorare assieme: ciò è stato riconosciuto da Avepa, che ha concesso delle proroghe. Alla fine mi piace sottolineare una certa continuità con la precedente amministrazione: se un’opera è importante è giusto portarla a termine, anche se sono state pensate precedentemente”.
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