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Quando il relax si trova su YouTube

Marta Targa di Lendinara si dedica a questa pratica sul suo canale, “Gothaii Asmr”. La 31enne spiega: “Sono esperienze sensoriali. L’intento è quello di combattere lo stress”.

Quando il relax si trova su YouTube

Nasce un nuovo concetto di relax su YouTube e si chiama Asmr.

Una sigla che sta per “risposta autonoma del meridiano sensoriale”. Un genere di video che, attraverso l’utilizzo di particolari tecniche di rilassamento, induce l’osservatore a uno stato di benessere, di piacevole torpore.

Un fenomeno mondiale che, sul web, ha spopolato: conta milioni e milioni di visualizzazioni. Ma cos’è l’Asmr e come si innesca?

“E’ la sensazione di formicolio sul cuoio capelluto o lungo la schiena - spiega Marta - ed è provocato da particolari stimoli uditivi e visivi”.

Marta Targa, trentun anni, di Lendinara, è una youtuber e sul suo canale, “Gothaii Asmr”, si dedica a questa singolare pratica. Su Instagram la potete trovare come “ecatesplendente”.

Di cosa si parla quando si parla di Asmr?

“E’ una sensazione di rilassamento, lo stesso che si può provare dal parrucchiere per esempio. Sono esperienze sensoriali. L’intento è quello di combattere lo stress, conducendo l’ascoltatore in uno stato di relax con metodi diversi. Si utilizza una tonalità di voce bassa e calma, si riproducono suoni come quello dell’acqua, della carta, del legno e di tantissimi altri materiali, dai più banali ai più impensabili. Anche la natura, qui, ha il proprio ruolo: il suono delle onde del mare, del fruscio delle foglie con il vento”.

Ci parli del suo canale.

“L’ho aperto circa due anni fa. Gothaii è l’unione delle parole Gotico e Kawaii, che in giapponese significa tenero: rappresenta un po’ la mia personalità. Aprire un canale Asmr significa voler contribuire a far stare bene gli altri. Ho cercato di creare un regno virtuale dove le persone si sentano a proprio agio, ‘al sicuro’ mi verrebbe da dire. Nei miei video tento sempre di mandare messaggi positivi, sgombrare la mente dalla negatività, dalle tensioni e dai pregiudizi”.

Quindi il suo è un intento altruistico?

“Sì, certo. Lo scopo è quello di aiutare gli altri. Chi si rivolge all’Asmr spesso soffre di insonnia: lo usano per prendere sonno, c’è chi si addormenta ascoltandoli. Chi li ascolta perché soffre di ansia o chi semplicemente sente la necessità di ritagliarsi un momento di tranquillità e, perché no, anche di compagnia. L’Asmr è anche intrattenimento”.

Eppure non tutti lo trovano rilassante.

“E’ vero. Non tutti apprezzano questa pratica, alcuni la trovano fastidiosa. L’Asmr è qualcosa di soggettivo e personale, ciò che può rilassare me, potrebbe essere irritante per altri. Insomma è un’esperienza che non tutti riescono a provare. Sembra, comunque, sia legato all’infanzia e ai suoi suoni, che riproducendoli, innescano una sensazione di piacere dovuta al ricordo. Io leggo le favole sottovoce e ai miei scritti piace”.

Secondo te questo fenomeno ha le potenzialità per affermarsi nel tempo oppure è destinato a scomparire?

“Spero si affermi, ma ha bisogno di credibilità, almeno in Italia. Non sempre è compreso, spesso è associato a qualcosa di strambo e per questo deriso. Eppure è innegabile che sia d’aiuto a molti. Se la ricerca se ne occupasse, magari le cose potrebbero cambiare”.

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