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Lendinara

“Scuola, emorragia di studenti”

Urbanitas spiega: “Nei paesi vicini più servizi e orari condivisi con le famiglie”. Sotto attacco l’amministrazione e le “variazioni di offerta fatte con logiche incomprensibili”.

“Scuola, emorragia di studenti”

La scuola Baccari di Lendinara

A meno di un mese dall’inizio delle lezioni, Urbanitas interviene sulla gestione della scuola cittadina. Il tono è velatamente polemico, e mette in luce alcuni aspetti negativi che - secondo il gruppo politico - sono imputabili all’amministrazione.

“La prima cosa che balza all’occhio è sicuramente l’oramai da anni consueta emorragia di alunni verso altri plessi, al di fuori del nostro Comune. Ci siamo chiesti tante volte il motivo di questa fuga, soprattutto degli studenti che si accingono ad iniziare il percorso della scuola secondaria di primo grado”.

“Sicuramente lampante - attacca Urbanitas - è la costatazione che in altri istituti si possano trovare maggiori servizi, attività ricreative e di potenziamento più strutturate. Una seconda motivazione per la scelta potrebbe essere il tempo scuola, sviluppato con orari più condivisibili e più comodi per le famiglie, che troppo spesso negli ultimi anni hanno subito variazioni in funzione di logiche ancora oggi incomprensibili. Oggi non esiste più una duplice e diversificata offerta proprio perché gli orari sono stati uniformati, mediante questionari fatti in corso d’anno i cui risultati non sono mai stati chiaramente dichiarati. E questo a nostro avviso porterà alla sempre più accesa riduzione del numero di iscritti verso Ramodipalo”.

“La nostra politica lendinarese - si chiede Urbanitas - cosa sta facendo per le scuole del nostro territorio? Ci chiediamo inoltre perché non si possa migliorare anche l’aspetto delle strutture scolastiche, rendendole più accoglienti e accattivanti? Ci chiediamo perché non si possa investire anche su attività di potenziamento per i nostri alunni, attività che possano accompagnare anche i ragazzi con difficoltà”.

Il gruppo concluide: “Riteniamo che si possa e si debba fare di più per le nostre scuole, dal punto di vista degli investimenti, della formazione e del supporto a famiglie e studenti, per offrire servizi che possano riportare centrale lo storico ruolo della scuola lendinarese. Cosa farà il Comune, dato che a gennaio nuove famiglie dovranno fare una scelta per la nuova iscrizione dei propri figli verso la scuola primaria e secondaria di primo grado? Aspetterà gennaio e poi rincorrerà il problema con soluzioni dell’ultimo minuto? Speriamo proprio di no, pertanto sollecitiamo e proponiamo di stimolare degli incontri tra scuole e famiglie per arrivare a gennaio ad avere una fotografia della situazione e proposte chiare in grado di recepire le necessità di studenti e famiglie”.

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