Due navigatori solitari sul fiume

Una storia d’amicizia che solo il grande fiume può regalare. Si sono fermati a Ficarolo per rifocillarsi, prima di riprendere il loro viaggio verso il Delta del Po, due navigatori solitari, partiti rispettivamente dalle province di Cremona e di Lecco per raggiungere il mare Adriatico.

Mauro è partito da Cremona con l’obiettivo di raggiungere il Delta del Po navigando sul grande fiume con una barca di plastica, in voga alla veneta, che lui stesso ha chiamato “Ludibi-Jo Spi Lu”, un acronimo con le iniziali dei cani che lo hanno accompagnato nella vita e che - racconta - ancora lo accompagnano nel viaggio.

Il tema che ha voluto dare a questo viaggio è la semplicità di una vacanza alternativa in un viaggio che potrebbe essere la metafora di una vita: inizia, finisce ed ogni attracco è simbolicamente un periodo della vita stessa.

Per Mauro questo è il quinto viaggio, anche se le prime tre volte non è riuscito a raggiungere il mare. Christian, invece, è partito da Olginate, un paese in provincia di Lecco da cui è iniziato il suo viaggio nell’Adda, percorrendo il fiume fino ad arrivare alla confluenza con il Po, con l’obiettivo, identico, di raggiungere il mare.

Cristian racconta che la sua barca si chiama “Pesce volante” in ricordo di questo mito che gli raccontava il nonno. Lo scopo del suo viaggio è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità del riciclo dei materiali, il divieto di abbandonare rifiuti e soprattutto la salvaguardia degli ambienti naturali con la riscoperta di questi luoghi belli e incontaminati.