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Porto Viro

"In pista 2mila giovani a sera"

Pisetti: “Era un mondo molto bello, con tanta gente che portava ricchezza a tutta la città”

"In pista 2mila giovani a sera"

“Sono cambiati i tempi, è cambiata anche la gioventù”. I “miti” del periodo d’oro della dance si guardano alle spalle, e rivedono un mondo fatto di luci strobo e piste piene. Erano gli anni d’oro delle discoteche, quando Porto Viro è la capitale del divertimento per un’ampia zona che andava ben oltre i confini del Basso Polesine.

Qui, del resto, c’erano ben tre discoteche, diventate mitiche per più di una generazione. Il Madrugada, il Milleluci e il Party portavano in città tantissimi giovani, tutti i fine settimana. Oggi di quel mondo non c’è più traccia: a testimoniare un’epoca che non c’è più, soltanto le carcasse di quelle tre discoteche, ormai chiuse abbandonate a loro stesse.

Marco Pisetti oggi ha 55 anni, ed è di Loreo. Dal 1986 al 2004, e dunque per quasi vent’anni, è stato un conosciutissimo dj. Ha iniziato la propria carriera in consolle al mitico Milleluci, poi per anni ha fatto la stagione estiva al centro sportivo di Albarella.

“Nel 1989, di sabato sera, lavoravo al Malibù, la famosa discoteca di Rosolina. Nel 1990 sono iniziati i sabato sera al Party club - ricorda quegli anni ruggenti - dal 1993 ho iniziato a fare il dj la domenica pomeriggio al Party: si iniziava alle 15 e i ragazzi e le ragazze, ancora adolescenti arrivavano in pullman da Chioggia, Porto Tolle, Ca’ Venier e da altri paesi della zona. La musica durava fino alle 19”.

Poi, attorno alla metà degli anni ’90, i gestori del Party decisero di aprire il locale anche al venerdì sera. “Era l’unica discoteca in cui si ballava di venerdì, ed era davvero bellissima - continua scavando nei ricordi - d’erano due piste da ballo, una interna dedicata alla musica revival degli anni ’70 e ’80, quindi la clientela era un po’ più adulta; e una esterna dove si ballava musica house. Si iniziava alle 22.30 per andare avanti fino alle 4 della notte”.

Nel suo lavoro da dj, Pisetti usava “il giradischi con i dischi in vinile - racconta - poi c’è stata un’evoluzione con i compact disc. Adesso si lavora con consolle, in modo digitale, con hard disc”.

Ma quelli erano ancora gli anni “in cui si guadagnava molto, nel mondo delle discoteche. Venivano invitati otto ballerini e cubiste che si esibivano per tutta la sera. Poi le discoteche invitavano vere e proprie star: ricordo Raoul Bova, Elisabetta Canalis e Raz Degan, per dirne alcuni. Al Party entravano più di duemila persone a sera”.

Sulla "Voce" di giovedì 5 settembre l'articolo completo.

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