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OCCHIOBELLO

Talenti polesani alla Mostra di Venezia

Una passerella importante per il Tpo e Ferdinando De Laurentis

Talenti polesani alla Mostra di Venezia

Foto di gruppo alla mostra del cinema

Il Tpo di Occhiobello e la casa editrice il Torchio hanno conquistato l’attenzione del pubblico nello spazio dedicato alla regione Veneto alla 76esima Mostra del cinema di Venezia. Nella suggestiva cornice dell'hotel Excelsior il regista Ferdinando De Laurentis si è dimostrato abile nel saper orchestrare e valorizzare le risorse del proprio territorio, anzitutto creando un fertile terreno di dialogo fra le diverse realtà.

A questo proposito è intervenuto il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi, accompagnando gli ascoltatori lungo un rapido e coinvolgente excursus dei lavori del regista. Sul solco di questo percorso, forse poco battuto ma accattivante, si colloca il progetto tv esposto dall’editore ed attore Marco Serri, “Dalla penna al set”, mirato a creare nuovi ponti fra il mondo della narrativa e quello del cinema, ma non solo, anche del piccolo schermo, un mezzo di comunicazione più immediato e popolare.

Non poteva mancare lo spazio dedicato al cinema vero e proprio. La proiezione del cortometraggio "Amnesia", patrocinata dalla Regione Veneto, da collocarsi nell’ambito di una serie di corti di diverso genere e sapore, denominata "Quattro stagioni", ha avvinto e convinto.

Da premiare l’audacia di una modalità narrativa capace di giocare con fabula e intreccio, in un continuo altalenare fra ricordi che riaffiorano nel corso del lavoro psicoanalitico gettando nuove e inquietanti luci sul presente, prima di ricadere nel buio, lasciando naturalmente allo spettatore il brivido della graduale scoperta del reale che va delineandosi. La capacità di spostarsi abilmente fra diverse linee temporali, ben rappresentate in Amnesia, sembra aver preparato il terreno al film successivo, di cui è stato proiettato il trailer, “Heartbeat, Il canto delle cicale”, a dicembre nei cinema.

Sono già iniziate, inoltre, le riprese del prossimo lavoro, “La vita che verrà” scritto da Sergio Gnudi, interamente ambientato nel Polesine occhiobellese, il contesto geografico, ma ancor più emozionale ed affettivo, in cui ha iniziato a muovere i suoi passi e continua a camminare il Tpo, sulle orme di De Laurentis.

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