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“La diffida non cambia le cose”

La risposta del presidente della Provincia Ivan Dall'Ara alla diffida dei pescatori

“La diffida non cambia le cose”

"Per noi cambia poco. La diffida del Consorzio pescatori non cambia le cose. La nostra posizione è immutata". Non ha prodotto effetti la lettera di diffida che il Consorzio Pescatori ha mandato alla Provincia di Rovigo per chiedere la concessione quindicinale dei diritti esclusivi di pesca nelle acque interne di Porto Tolle. Ivan Dall’Ara, numero uno di palazzo Celio, rientrerà sabato da un periodo di ferie, e l’arrivo della diffida non lo scompone più di tanto: “Cosa devo dire? La situazione non cambia. Io ripeto che sono convintissimo dell’importanza della pesca per il nostro territorio e sono disponibile ad andare incontro alle esigenze dei pescatori, secondo me il periodo giusto per la concessione è di un anno prorogabile, ma sono pronto a discuterne. E attendo che i consiglieri comunali che hanno votato il no al diniego presentino presto la loro proposta di delibera per la convocazione del consiglio provinciale”.

La sfida di Dall’Ara a Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle, e consigliere provinciale, quindi continua. Lo stesso Pizzoli però dice che “attendiamo il rientro del presidente e della dirigente del settore pesca per discutere la delibera. Per quella dei 15 anni il lavoro è quasi fatto, ma intendiamo analizzare la cosa con tutti gli interlocutori istituzionali. L’ideale è cercare la condivisione più ampia”. Parole di distensione, anche se resta la distanza fra Dall’Ara e i pescatori. “Se verranno a protestare sotto la Provincia il 10 dicembre - dice Dall’Ara - riceverò la loro delegazione senza problemi ed esporrò la posizione della Provincia”. Resta, dunque, lo stallo, per niente smosso dalle diffide arrivate in Provincia negli ultimi giorni, quella dell’avvocato Anselmi, che chiede alla Provincia di non fare concessioni per i diritti di pesca. Quella del Consorzio pescatori di Scardovari che invece chiedono una concessione di 15 anni. Due richieste inconciliabili, ma la decisione finale spetta alla Provincia.

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