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L'ìniziativa editoriale

Case chiuse, una storia italiana

Da sabato in edicola il libro in abbinamento facoltativo con La Voce

Case chiuse, una storia italiana

Una storia che affonda le sue radici nella storia, scusate il gioco di parole, del mondo. E’ la storia delle case chiuse, o di tolleranza, che fino a qualche decennio fa prosperavano in tutta Italia.

Il libro, con tante fotografie, “Storia delle case chiuse in Italia e nel Veneto”, curato da Editoriale programma, che troverete in edicola da sabato prossimo al costo di 7,80 euro oltre al prezzo del quotidiano. Un volume in abbinamento facoltativo con La Voce di Rovigo.

Case dove acquistare prestazioni sessuali e che la legge Merlin ha poi chiuso. La storia dei bordelli è anche la storia del Paese, dei suoi vizi e delle abitudini di una società civile che poi è cambiata.

E quando si parla delle case di tolleranza in Italia, spesso le correnti di pensiero sono due: una glorifica, l’altra denuncia. Da una parte le signorine ammiccanti, l’arte della seduzione, il luogo sicuro e caldo dove far flanella o lustrarsi gli occhi; dall’altra le malattie veneree, gli abusi, lo strozzinaggio che incatenava le prostitute al mestiere.

Sono entrambe facce della stessa medaglia e vanno descritte nella loro interezza per poter comprendere meglio il fenomeno a partire da quando ha cominciato a esistere: questo percorso si apre sulle antiche civiltà e arriva alla legge Merlin del 1958, focalizzandosi soprattutto sul funzionamento dei postriboli, sui regolamenti e su cosa significasse davvero fare la vita.

Tra le pagine una sezione speciale è dedicata al Veneto, che nel corso della storia delle case chiuse è stato spesso in prima fila, dai fasti delle serenissime cortigiane fino alla leggendaria Cae de Oro trevigiana.

Sulla "Voce" di mercoledì 18 settembre l'articolo completo.

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