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TRIBUNALE

Trova i vermi nel piatto e protesta: denunciato e condannato

Il cliente aveva lasciato una recensione negativa su Tripadvisor

Trova i vermi nel piatto e protesta: denunciato e condannato

Il cliente aveva lasciato una recensione negativa su Tripadvisor: finisce condannato

Ha trovato i vermi nella pizza, ha scritto una recensione negativa del locale su Tripadvisor e si è ritrovato condannato, per diffamazione, a pagare una multa di mille euro, un risarcimento che sarà quantificato dal giudice civile, ma per il quale dovrà comunque versare un anticipo di 2mila euro, e spese legali per circa 3mila euro. Pena sospesa.

E non perché, a quanto emerso nel corso della discussione, non ci fossero davvero i vermi nella pizza. Ma perché la loro presenza, in mezzo ai funghi, può ben verificarsi e non è indice di scarsa igiene o di problemi nei prodotti.

E’ la sentenza che è stata letta nella mattinata in Tribunale a Rovigo, chiudendo, perlomeno in primo grado, una vicenda giudiziaria che si protraeva da oltre cinque anni. Al centro di tutto, la cena consumata da un gruppo di persone in un locale della Bassa Padovana, territorio per il quale è competente il Tribunale di Rovigo, nel 2013.

Di seguito, quanto avrebbe scritto il cliente nella propria recensione di Tripadvisor: “Siamo andati con la compagnia qualche settimana fa e sinceramente ci siamo stupiti. Abbiamo trovato un ambiente bello, caldo e molto caratteristico, ma i prodotti erano pessimi! Tagliere di salumi con uno speck osceno. Addirittura una pizza con salsiccia e porcini con i vermi”.

Da qui la denuncia per diffamazione. La Procura aveva domandato l’archiviazione, ma il giudice per le indagini preliminari aveva disposto l’imputazione.

Nel corso della discussione questa mattina, che ha visto il pubblico ministero Marika Imbimbo domandare l’assoluzione, non è stata contestata tanto la presenza dei vermi, quanto piuttosto il fatto che questa non sia anormale, nei funghi, né indice di un cattivo prodotto o di problemi sanitari. Circostanza, a onor del vero, mai neppure adombrata nella recensione, che pareva più che altro lo sfogo di un cliente non proprio felice di trovarsi i vermi nel piatto. Vermi che magari non fanno male, ma un po’ schifo, a certe persone, sì.

Evidentemente, il giudice ha ritenuto che la recensione non fosse un legittimo esercizio del diritto di critica e ha condannato l’imputato, come domandato unicamente dalla parte civile costituita. Una volta lette le motivazioni, sarà possibile, per la difesa, presentare appello.

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Commenti all'articolo

  • gianquadro

    20 Settembre 2019 - 17:21

    assurdo....... magna e tasi . Medioevo. Che giudici. poi magari assolvono gli assassini... ancche senza magari.

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