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IL CASO

"Ammoniaca e solventi negli scarichi", diffidata la Fresenius

La ditta ha 15 giorni di tempo per mettersi in regola. Travati valori di ammoniaca non autorizzati

"Amoniaca e solventi negli scarichi", diffidata la Fresenius

La ditta ha 15 giorni di tempo per mettersi in regola. Travati valori di amoniaca non autorizzati

La Provincia di Rovigo, dopo aver ricevuto gli esisti delle verifiche attuate da Acquevenete, ha formalmente diffidato la ditta Fresenius Kabi Ipsum srl di Villadose. Ditta che ha solo 15 giorni per mettersi in regola. Solventi e azoto ammoniacale sono stati, infatti, riscontrati nei campioni prelevati dal gestore idrico nei pozzetti e negli scarichi afferenti all’impianto della ditta in quantità nettamente superiori a quanto prescritto nella Autorizzazione integrata ambientale concessa dalla Provincia alla ditta. Sarebbero, inoltre, state riscontrate tracce di solventi non presenti tra le sostanze autorizzate negli scarichi.

Acquevenete ha trasmesso l’esito dell'attività di verifica effettuata da parte di proprio personale tecnico sullo scarico acque reflue in pubblica fognatura, al fine di verificare il volume massimo ammissibile comunicato con nota prot. n. 8586/19 del 03/06/19 ed a seguito di segnalazioni di odori persistenti nella zona del depuratore comunale”, si legge nella diffida dell’ufficio ambiente di Palazzo Celio. I controlli, infatti, erano scattati a seguito di numerose segnalazioni dei cittadini che lamentavano forti odori che, addirittura, secondo alcuni abitanti, avrebbero provocato conati di vomito, mal di gola e mal di testa ai residenti.

“Nel periodo che va dal 26 al 29 agosto si sono registrati valori medi di portata scaricata in fognatura di 524 mc/g, pari a 21,5 mc/h, ben superiori rispetto ai valori autorizzati (312 mc/g e 13 mc/h) e sostenibili dall’impianto di trattamento – si legge ancora nella diffida - Nella nota del 12 settembre, Acquevenete trasmetteva alla ditta i rapporti di prova relativi anche ad ulteriori campionamenti effettuati nei giorni 30 agosto e 5 settembre da cui sono emersi superamenti accertati per il parametro azoto ammoniacale in campioni istantanei prelevati presso lo scarico finale e presso il fabbricato, oltre che presso un pozzetto”.

Ma non è tutto. “In tali acque è stata riscontrata la presenza di tracce di solventi, sostanze non compatibili con la tipologia di scarico autorizzate”, scrive ancora la provincia.

“Considerato che tale situazione ha comportato gravi difficoltà all’impianto di depurazione civile con compromissione delle normali performance depurative e che tale superamento comporta la violazione della prescrizione autorizzativa” la Provincia ha deciso di procedere alla diffida della ditta affinché adotti le misure necessarie a garantire la conformità degli scarichi imposte dal gestore ed eviti il ripetersi di tali episodi.

In particolare Palazzo Celio diffida la ditta Fresenius Kabi Ipsum srl dal “gestire lo stabilimento in difformità alle prescrizioni contenute nell'Autorizzazione Integrata Ambientale in essere garantendo l'applicazione di tutte le appropriate misure atte a ripristinare il rispetto dei limiti agli scarichi in pubblica fognatura anche in termini di portata massima scaricata”. La ditta, così come stabilito dall’ente, ha 15 giorni di tempo, dal ricevimento della diffida, per mettere in atto misure concrete volte a “ripristinare il rispetto dei limiti imposti”. La ditta dovrà presentare, entro 15 giorni, una relazione approfondita “che giustifichi la presenza e le concentrazioni accertate di cod e azoto ammoniacale oltre ad odore maleodorante negli scarichi e descriva le azioni correttive attuabili per evitare il ripetersi di tali episodi”.

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