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La storia

“Ater, sono malato e disperato”

Anselmo Pinter De Martin: “Aumento dell’affitto del 300%, non riesco a comprare le medicine”

“Ater, sono malato e disperato”

Pensionati e inquilini continuano a scagliarsi contro Ater per i pazzi aumenti di queste settimane.

L’ennesimo grido di dolore si leva da Sant’Apollinare.

“Sono malato, non so più cosa fare. Il canone d’affitto aumentato del 300% mi ha portato alla disperazione, sono in pericolo di vita”.

La testimonianza è firmata Anselmo Pinter De Martin, originario di Bolzano, pensionato che da dodici anni abita a Rovigo, in un alloggio residenziale di via Martiri di Belfiore.

La situazione sta diventando insostenibile per il 73enne: “Devo anche pagare una parte di medicinali. E alcune scatole costano un centinaio di euro”.

Referto alla mano, le condizioni di salute del signore sono precarie: “Sono diabetico e cardiopatico. Alcune volte devo fare delle scelte: pagare acqua, luce e gas, oppure acquistare le medicine” dice Pinter De Martin.

Il pensionato fa un appello pubblico e si rivolge all’Ater: “Vi chiedo di ridurre il canone all’affitto precedente a questo aumento” scrive nella sua lettera.

Il 73enne è consapevole che altri inquilini convivono con i medesimi problemi: “I rincari dell’Ater stanno mettendo in seria difficoltà moltissime persone, so che ci sono state tante proteste nelle ultime settimane, anche per sensibilizzare le istituzioni”.

L’alloggio Ater di Sant’Apollinare è vetusto, manca la manutenzione, il muro si scrosta.

Sulla "Voce" di giovedì 26 settembre l'articolo completo.

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