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Porto Viro

“Con lo zucchero un’età dell’oro”

Da ormai quindici anni lo zuccherificio ha chiuso i battenti: “In molti sono rimasti senza lavoro”.

“Con lo zucchero un’età dell’oro”

Da quasi quindici anni è chiuso. Eppure, una volta dava lavoro a cento dipendenti fissi e a trecento stagionali. Stiamo parlando dello zuccherificio di Porto Viro: quell’enorme struttura che si erge vicina al Po e che si vede bene dalla strada statale Romea.

Si tratta di un ex complesso industriale che dava agli studenti l’opportunità di “fare la stagione” per guadagnarsi qualche soldino, e ai padri e alle madri di famiglia di lavorare e portare i soldi a casa.

Ma di tutto questo, ormai, rimane soltanto una struttura chiusa, un piazzale, che si scorge dalla strada che porta a Ca’ Cappellino e Villaregia, abbandonato in cui l’erba cresce e dove tutto ha il sapore dei ricordi ormai lontani.

Nel corso degli anni, infatti, praticamente tutti gli zuccherifici che c’erano nella nostra provincia sono stati chiusi. Come a Porto Viro, la stessa sorte è toccata ai siti produttivi di Porto Tolle, di Adria, di Cavanella Po, di Rovigo, di Polesella, di Arquà, di Ficarolo, di Lendinara per interessare anche Cavarzere. Solo quello di Pontelongo è rimasto aperto.

In quell’epoca d’oro, erano sorte anche molte case in cui risiedevano i dipendenti dello zuccherificio. Portando sviluppo a tutta la città: tra gli anni ’80 e ’90, infatti, la città era piena di attività commerciali e di piccole e medie aziende. “Oggi, con la crisi economica e con l’economia che è cambiata - spiega ancora un residente della zona - sono tantissime le attività chiuse. E poi, oltre allo zuccherificio hanno chiuso il centro commerciale Prisma, le discoteche, i laboratori di confezioni. Sono davvero poche le aziende che resistono”.

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