VOCE
ECONOMIA
26.09.2019 - 19:53
Il presidente di Confindustria: “A Venezia e in Polesine grande coesione. Un vero esempio”
Zes, un treno che non ripassa più. A Venezia è stato fatto il punto della situazione sulla Zona economica speciale che imprenditori ed enti locali di Venezia e del Polesine stanno chiedendo da mesi al governo. L’incontro si è tenuto a Mestre, organizzato dal centro culturale Studi ferroviari esercizio trazione Koenig dell’Organizzazione sindacati autonomi di base.
Il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese, ha detto che “dobbiamo essere orgogliosi del nostro sistema produttivo e del nostro tessuto industriale. La Zona economica speciale e la via della seta ci danno l’opportunità di abbinare alla nostra inclinazione manifatturiera quella al terziario. Uno dei limiti dell’Italia, dal punto di vista strutturale, è l’assenza di retrobanchina. Il nostro territorio, invece, presenta ettari di retroporto disponibili. Non siamo favorevoli al consumo di suolo, ma chiediamo di poter riqualificare le aree industriali di Venezia e Rovigo”.
Marinese ha sottolineato: “Osservo una grande unità del territorio. Il progetto della Zes riguarda tutte le categorie economiche, i sindacati che hanno aderito alla nostra iniziativa, i sindaci che hanno sottoscritto il protocollo, anche quelli dei Comuni nei quali non insiste la Zona Economica speciale ma che sono interessati dall’indotto. Rappresentiamo un esempio italiano: non c’è mai stata un’unità tanto forte e sistematica. Quando otterremo la Zes, vinceremo grazie al contributo che ognuno di noi sta dando”. E ancora: “Sono stati presentati numerosi emendamenti. Ci aspettiamo che il governo dia seguito al percorso svolto finora. Le risorse ci sono e si trovano nel fondo di coesione, come peraltro è avvenuto nella legge di Stabilità di quest’anno. Fare la Zes significa fare il bene di un intero territorio”.
L’Orsa ha anche chiesto un incontro pubblico con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, titolare del dossier Zes e ha rivolto un appello al governo per l’istituzione della zona economica.
E’ intervenuto anche Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’economia che ha ribadito “sono convinto da tempo della positività di una strategia di sviluppo economico dei territori che sia sostenuta da strumenti di flessibilità ed autonomia gestionale. La Zona economica speciale si colloca in quest’ottica. Già nella precedente legislatura mi ero impegnato in questa direzione avviando iniziative finalizzate a realizzarla. Si tratta di completare il lavoro, personalmente mi adopererò perché ciò avvenga”. E ancora: “Dobbiamo fare scelte rapide e coraggiose: dalla rapida definizione del “Magistrato alle Acque”, al completamento del Mose, al rilancio di attività industriali, all’ampliamento della logistica e infrastrutture. La Zes, in questo contesto è la porta che consente di aprirci meglio al mondo”.
Al summit anche il sindaco di Polesella Leonardo Raito“E’ stato chiesto un incontro con il ministro del Sud, ma la vera dead line è quella della legge Finanziaria, che deve comprendere la Zes. Abbiamo capito che le risorse ci sono, serve la volontà politica di portare avanti questa opportunità per il territorio. Il territorio polesano e quello veneziano sono coesi e adesso ci aspettiamo gli impegni del governo”.
All’incontro di Mestre ha partecipato anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, inoltre il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale, Pino Musolino, l’assessore regionale Cristiano Corazzari, i sindaci di Polesella, Leonardo Raito, e di Arquà Polesine, Chiara Turolla, il segretario confederale Orsa, Ezio Ordigoni, e il segretario Orsa Ferrovie Venezia, Valentina Invaso. Illustrati anche i due progetti ferroviari per lo sviluppo della portualità veneziana.
Della Zona economica speciale come volano per il Veneto e moltiplicatore dell’economia hanno parlato Corazzari e Musolino, sottolineando le positive ricadute sul territorio con l’istituzione della Zes, dalla crescita degli investimenti al conseguente aumento dei posti di lavoro.
Il presidente dell’Adsp Pino Musolino ha sottolineato: “Bene la convergenza delle categorie economiche nella battaglia per ottenere la Zes nell’area di Venezia e Rovigo, del resto lo sancisce anche il recente World investment report redatto dall’Unctad - la conferenza sul commercio e lo sviluppo dell’Onu - dove si legge che la competizione globale si gioca sempre più tra snodi logistico-produttivi dotati di zone economiche speciali. Dobbiamo continuare a batterci affinché venga riconosciuta l’importanza di questo tessuto produttivo”.
E ancora: “La Zes sarebbe uno strumento estremamente utile ai nostri imprenditori per competere meglio sui mercati internazionali. Si ponga però attenzione alla gestione organizzativa di questo prezioso strumento, che richiede una formula snella e connessa con il sistema produttivo e logistico regionale per sviluppare appieno le proprie potenzialità. Creiamo assieme le condizioni per generare nuovo valore e occupazione a favore del nostro territorio e dell’intero Paese”.
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