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Nouryon, tavolo il 10 ottobre

Ancora nessun segnale di apertura: si teme l’inizio della fine per lo stabilimento di Cavanella Po.

Nouryon, tavolo il 10 ottobre

Una data cerchiata in rosso sul calendario: giovedì 10 ottobre. I rappresentanti di Cgil e Cisl saranno al tavolo con la direzione della Nouryon per ribadire il loro secco no ai quattro licenziamenti annunciati dall’azienda del settore chimica di Cavanella Po.

Una posizione ferma quella del sindacato, senza alcuna subordinata perché, ribadiscono “è inaccettabile ragionare di esuberi all’interno di un’azienda sana: i bilanci sono positivi e l’impatto di questi tagli sull’organizzazione del lavoro non farà che peggiorare i carichi di lavoro degli altri dipendenti”.

Al momento non è dato sapere che cosa risponderà l’azienda ma tutto sembra volgere per il peggio perché segnali, anche minimi, di apertura non se sono visti dallo scorso 26 settembre quando si è svolta l’assemblea dei dipendenti per denunciare il caso. I rappresentanti dei lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione pronti a nuove forme di lotta per difendere lavoro, dignità del lavoro e condizioni umane di lavoro.

Confidare in un passo indietro dell’azienda è un filo di speranza molto sottile, ma tra i dipendenti di località Colafonda regna il pessimismo. Purtroppo si registra anche l’inerzia delle istituzioni. I sindacati aspettavano di incontrare il sindaco Omar Barbierato, ma ancora non è arrivato nessun invito.

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