“Non chiedetemi se sono guarita”

“Quando mi hanno comunicato che era un tumore ci ho messo 15 giorni per realizzare, per dirlo ai miei genitori. Mi è andato il cervello in acqua”. Francesca Martinelli, designer rodigina, aveva appena 35 anni appena quando guardando una partita con gli amici si è grattata il seno e ha sentito che c’era un nodo. “Ho avvertito qualcosa di superficiale e forse questa è stata la mia fortuna. Perché se fosse stato più profondo non me ne sarei accorta probabilmente in tempo, perché il mio tumore era aggressivo. Ho sudato per un paio di settimane”.

Ora che ha 38 anni e tre sulle spalle di lotta senza sosta contro le cellule maligne da sconfiggere, può dire che tante cose nella sua vita sono cambiate e qualcuna anche in meglio. Quando osserva l’altro, Francesca non fa sconti, ne ha viste abbastanza e non ha voglia di infingimenti: “E’ cambiato tutto. Io sono cambiata, ad esempio nella gestione delle relazioni. Sono sempre stata selettiva, ma ora ho un approccio pulito, sono diventata più ponderata nei rapporti. Ho preso decisioni, alcune persone sono uscite dalla mia vita e sono contenta di aver fatto certe scelte. Ho avuto momenti di sconforto misto a rabbia, perché c’è una scarsa comunicazione nei confronti dell’altro, si fa fatica, si parla poco di tumore, ma soprattutto si parla poco in generale dei propri sentimenti”.

Poi è cambiato il corpo: “Io sono sempre stata super attiva, mai ferma. Ho sempre disegnato, sempre letto, sempre fatto tante cose. Per due anni, invece, si è fermato tutto. Tutto. Relegata qui”. Cantante in vari gruppi musicali, ha dovuto mettere in stand by questa passione, anche perché la terapia chemioterapica le ha abbassato la voce. “Sto riprendendo a cantare”, dice sorridendo e accarezzado le sue corde vocali.

Il servizio completo oggi 5 ottobre sulla Voce di Rovigo