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Degrado

L'ex forno comunale è "cotto" dal tempo

Il tetto casca e le segnalazioni al Comune sono continue: topi, colombi e incuria in pieno centro

C’è chi se lo ricorda ancora. “Ai tempi della Seconda Guerra mondiale sfornava il pane, era un bellissimo edificio, storico e ci lavorava mio cognato”, racconta Gabriella Piva, voce storica di Rovigo e titolare dell’omonima gastronomia in piazza Garibaldi. Oggi l’ex forno comunale, edificio sottoposto a vincolo della Sovrintendenza di Verona, è un ricettacolo eternit, per non parlare degli insetti, dei topi e delle blatte. Rischia di implodere su se stesso, nascosto com’è dagli edifici del centro storico e chiuso nel suo accesso dalla piazzetta Annonaria.

Fino al giugno del 2018 era stato ripreso in mano dalla giunta comunale dell’amministrazione Bergamin, come progetto bis (o ter) della riqualificazione del Maddalena. Quello - per intenderci - che escludeva la riqualificazione dell’ex ospedale, per dare spazio alla ristrutturazione delle strade della Commenda e di altri edifici di proprietà del Comune, ovvero, l’ex polizia locale - lì vicino - l’ex forno comunale e l’e casa Barotto, in viale Porta Adige. Del progetto Maddalena e dei suoi sviluppi non si ha avuto più notizia. Tutto fermo, a Roma.

Ma della valutazione che gli stessi tecnici avevano fatto dell’ex forno comunale c’è traccia eccome: “l’edificio denominato “Ex Forno Comunale” ubicato all’interno della Piazza Annonaria versa in condizioni di abbandono e dal punto di vista edilizio presenta notevole precarietà statica; pertanto dovrà essere oggetto di interventi finalizzati a recuperare la loro consistenza strutturale nel rispetto dei vincoli cui è sottoposto”.

Il servizio completo oggi 8 ottobre sulla Voce di Rovigo

 

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