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DIRITTI DI PESCA

“I politici devono avere coraggio”

Zanellato: “Un bando? Si può solo immaginare cosa succederà con 1.500 persone senza lavoro”.

“I politici devono avere coraggio”

“E’ ora che la politica scelga la strada del coraggio. Basta tentennamenti”. Giuliano Zanellato è il fondatore della coop Pila Mare, di cui è stato presidente per dieci anni. Da quest’anno, ha lasciato il timone dell’azienda a Raffaele Crepaldi, ma non ha dismesso il suo impegno: è rimasto, infatti, nel cda della coop. E ovviamente guarda con attenzione (e inevitabile preoccupazione) alla partita per il rinnovo dei diritti di pesca negli specchi d’acqua prospicenti al Delta.

“Stiamo a vedere come andrà a finire. Vediamo se i consiglieri provinciali sceglieranno la strada del coraggio e voteranno per il rinnovo della concessione per i prossimi 15 anni o se affosseranno questa richiesta. In questo caso - dice Zanellato - saremo costretti a partecipare ad un bando”. Un’ipotesi molto delicata, “perché si può immaginare quale sarebbero le conseguenze qualora 1.500 pescatori bassopolesani dovessero ritrovarsi senza lavoro, con altra gente che verrà qui a pescare e comandare”.

Porte chiuse, poi, all’ipotesi di un rinnovo della concessione per un solo anno: “Con una deroga di 15 anni - dice ancora il fondatore della coop di Pila - il Consorzio pescatori, che raggruppa 14 cooperative che danno lavoro a 1.500 persone, può fare grandi investimenti e programmare l’attività. Con un solo anno di proroga, invece, nessuno si arrischierebbe ad investire nemmeno un centesimo, perché non ci sarebbero abbastanza certezze sul futuro”.

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