VOCE
EX ASILO DI VIA ALFIERI
16.10.2019 - 18:52
L'asilo
Basta attese e rinvii, l’amministrazione comunale a guida Gaffeo ha deciso: l’ex asilo di via Alfieri, pronto ormai da anni, non può più restare chiuso, deve essere affidato. L’immobile, ridipinto di rosso, doveva già da tempo diventare la nuova casa delle associazioni. Così aveva deciso l’amministrazione Bergamin. Solo che, poi, di associazioni, quell’immobile, non ne ha visto passare nemmeno l’ombra. E, chiaramente, è lecito domandarsi per quale motivo una struttura nuova di zecca, restaurata grazie ad un finanziamento che risale ancora al 2014, resti abbandonata a se stessa senza occupanti.
Eppure di associazioni che avrebbero bisogno di una casa ce ne sono, e anche tante. La domanda se l’è posta anche il giovane consigliere della Lega, Lorenzo Rizzato che in consiglio comunale ha domandato all’amministrazione le tempistiche per l’assegnazione di quell’immobile che versa in una condizione che grida vendetta. Pronto da oltre un anno ma vuoto e inutilizzato nonostante ci sia chi ne abbia bisogno, le associazioni.
"Il regolamento approvato dalla vecchia amministrazione prevedeva una prima fase di censimento degli immobili del Comune per emanare poi un bando per l’assegnazione di tutte le sedi del Comune e dare così la possibilità a tutte le associazioni di concorrere per qualunque sede messa a disposizione dall’amministrazione - spiega l’assessore all’associazionismo, Erika Alberghini - Ora il censimento dovrebbe essere in fase di completamento ma in questo modo hanno bloccato tutto e l’immobile di via Alfieri resta vuoto. Io non sono d’accordo. Bisogna fare subito il bando per l’ex asilo di via Alfieri che ho sollecitato, non può restare ancora vuoto. Inoltre in quell’immobile abbiamo intenzione di collocare tutte le associazioni che si occupino di sociale o, in alternativa, tutte quelle che si occupino di cultura. Non è quindi nostra intenzione affidare l’ex asilo ad una qualsiasi tipologia di associazione. Affidare quell’immobile è una priorità".
Il progetto per il recupero prevedeva un finanziamento di 800mila euro, 480mila da un contributo della Fondazione Cariparo, e 320mila da un contributo Stato-Regione. Per l’assegnazione delle 10 stanze la giunta e poi il consiglio aveva deciso di approvare un nuovo regolamento per l’assegnazione delle stanze alle associazioni. Dopo l’approvazione del regolamento l’assessore Saccardin promise che assegnare quelle stanze sarebbe stata la priorità da svolgere entro la fine del 2018. E invece.
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