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ROVIGO

La città dei mille clochard: "Luce sugli invisibili"

Fotografie, laboratori, storytelling, appuntamenti dedicati a chi vive ai margini. Organizza Arcisolidarietà

La città dei mille clochard: "Luce sugli invisibili"

Fotografie, laboratori, storytelling, appuntamenti dedicati a chi vive ai margini

Dal 2003 oltre mille clochard accolti nell’asilo notturno di Arcisolidarietà. Fare luce sugli “invisibili”. E’ l’obiettivo della quattro giorni di iniziative intitolata “Invisibili- Sguardi, azioni e parole sulle persone senza dimora” organizzata da Arcisolidarietà.

Si parte dalla mostra fotografica, presentata ieri mattina in Pescheria Nuova, realizzata grazie agli scatti di Ludovico Guglielmo; il fotografo rodigino ha incontrato e conversato con alcuni tra gli ospiti delle strutture di accoglienza notturna e residenziale in città, persone italiane e straniere, che raccontano se stesse, il proprio percorso, le aspirazioni per il futuro, nei brevi testi che corredano le immagini e in alcune video interviste raccolte.

La mostra sarà aperta alla Pescheria Nuova fino a giovedì, la mattina dalle 10 alle 12, domani pomeriggio dalle 16 alle 20 e giovedì pomeriggio dalle 16 alle 19. Domani la Pescheria nuova ospita anche un laboratorio per bambini, dal titolo “Le chiavi di casa”, con una lettura animata a tema e un’attività creativa sul tema dell’accoglienza. Giovedì, invece, si svolgerà una tavola rotonda dove sarà presentato il progetto “Gli invisibili”, promosso da Arcisolidarietà con il sostegno della Regione Veneto. La serata conclusiva del ciclo si terrà al pub “Hops” dove gli “Audaci Cantori”, dalle 20.30, con Massimiliano Balduzzi daranno il via ad una serata di storytelling. “Il titolo - spiega Donata Tamburin, presidente di Arcisolidarietà - rimanda al fatto che, pur essendo presenti in una piccola città come la nostra, queste persone restano sconosciute ai cittadini”.

I numeri dell’associazione raccontano di un fenomeno diffuso: “Dal 2003, nel nostro piccolo asilo notturno abbiamo accolto oltre mille persone - prosegue - La nostra città ha molti servizi per i senza fissa dimora, ma sono gestiti per la maggior parte dalle associazioni. Perciò continuiamo a sollecitare un ruolo più attivo da parte dell’amministrazione comunale, perché sia la regia dei diversi progetti”.

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