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L'età dello zucchero

Arquà, una fabbrica da 250 operai

Nel pieno della stagione, lavorati 30mila quintali di barbabietole al giorno.

Arquà, una fabbrica da 250 operai

Lo zuccherificio di Arquà era uno dei più importanti della provincia di Rovigo. Ci lavoravano stabilmente cinquanta dipendenti, ma in piena stagione l’impianto arrivava ad occupare ben 250 persone e vi venivano lavorati 30mila quintali di barbabietole al giorno.

A raccontare come si lavorava nello stabilimento è del Comune mediopolesano è Ugolino Tamassia, 82 anni, che qui ha lavorato come capofabbrica. Originario di Modena, si era trasferito nel 1949 in Polesine, dove il padre aveva un caseificio. Lo zuccherificio, all’epoca, era già aperto da dieci anni: Tamassia ci è entrato per la prima volta a 18 anni, quando ancora stava studiando per diventare perito chimico. Inizialmente lavorava soltanto nei due mesi estivi, come analista.

“Il lavoro non mancava mai - spiega - nei mesi invernali si iniziava alle 8 e si continuava fino a mezzogiorno, per poi riprendere dalle 13 alle 17. D’estate i turni si sviluppavano su 24 ore”.

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