Rugbista guidava sei volte ubriaco

Sono state numerose, secondo le prime ricostruzioni, le chiamate arrivate, nel cuore della notte, verso le due, alla polizia, tramite il numero di emergenza 113. Da parte di automobilisti che, trovandosi a percorrere la zona di viale Tre Martiri a quell’ora, si sarebbero imbattuti in un Suv che procedeva in maniera - hanno spiegato all’operatore della questura che ha raccolto la loro segnalazione - tanto stentata quanto pericolosa. Manovre e zig zag, sconfinamenti oltre la linea di mezzeria della carreggiata. Insomma, una situazione rischiosa.

Immediato, per fortuna, l’intervento della Volante della polizia, che ha immediatamente messo in sicurezza la situazione, facendo fermare il conducente. A suo carico è quindi scattato - sempre secondo questa ricostruzione - il test dell’etilometro, per valutare la percentuale di alcool nel sangue. Il responso sarebbe stato a dir poco importante: si parla di tre grammi di alcool per litro di sangue circa. Vale a dire, più o meno, un tasso sei volte più elevato di quello massimo previsto dalla normativa fissata dal Codice della strada, superato il quale scattano conseguenze, prima amministrative, quindi penali.

A carico del conducente, quindi, si profila ora all’orizzonte una denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza, alla luce del risultato della misurazione. Con annesso ritiro della patente. Si tratta di un polesano sui 40 anni, piuttosto noto nell’ambiente del rugby, per i trascorsi da giocatore. Una situazione, quella secondo questa ricostruzione dei fatti verificatasi in viale Tre Martiri, prontamente risolta dall’intervento del personale della polizia di Stato, a bordo della Volante.