VOCE
Triathlon
31.10.2019 - 15:24
Daniele e Chiara Toffoli
Il Progetto Vista Triathlon torna dall’Ironman di Marrakech con grande soddisfazione per le varie prestazioni di gara.
Alla prima edizione di questa gara nel Maghreb, con la maglia del sodalizio polesano, hanno partecipato Paolo Scalabrini, atleta e tecnico di Progetto Vista Triathlon, Mattia Luppi e Daniele Toffoli rientrato in gara dopo diversi anni, il quale con la figlia Chiara ed il genero Mattia Siviero hanno gareggiato nella staffetta.
Questa prima edizione dell’Ironman di Marrakech 70.3 è stata un vero successo di partecipanti: si sono abbondantemente superati i 2000 atleti, grazie anche allo scenario che ha fatto da cornice ai vari percorsi. Gara che si è disputata con un gran caldo estivo e un sole cocente, che ha condizionato in modo particolare gli atleti che hanno concluso tardi la gara. La kermesse è iniziata con il nuoto alle 8 e il via (esclusi gli atleti Pro) è stato dato con la formula di partenza 6 atleti ogni 5 secondi.
Ottima performance di Paolo Scalabrini che ha sfiorato una possibile qualifica per Kona, campionato del mondo di Ironman.
Dopo due ottime frazioni di nuoto e bici da cui è uscito in ottima posizione ha affrontato la corsa, sua specialità. Purtroppo, un problema al diaframma lo ha rallentato e successivamente fermato per qualche minuto. Ha sbloccato la situazione bevendo della Coca Cola che gli ha consentito di riprendere, ma i minuti persi lo hanno portato al nono posto di categoria.
È un ottimo risultato ma avrebbe potuto essere anche un quinto posto con la possibilità di ottenere la slot per le Hawaii.
Scalabrini ha completato il percorso in 4 h 51’ 30”, nella sua categoria, la M3, ha ottenuto un ottimo nono posto su 173 atleti ed è risultato, sempre nella sua categoria, il primo degli italiani in gara. Un obiettivo alla sua portata ma che non rappresenta la sua massima aspirazione nell’Ironman 70.3.
Molto bene anche Mattia Luppi che ha impiegato 4 h 53’ 43” per terminare il percorso. Come Scalabrini ha effettuato ottime frazioni nuoto-bici ed era in proiezione top-ten di categoria quando, al settimo chilometro della corsa ha subìto un trauma alla caviglia e al ginocchio destro per cui ha dovuto rallentare finendo egualmente ma concludendo con il 31 posto di categoria (M1), su 256 atleti, tra gli italiani si è piazzato al sesto posto.
Per quanto riguarda la staffetta con i due Toffoli, Chiara nel nuoto e Daniele in bike, e Mattia Siviero nella corsa, ha impiegato 6 h 26’ 01” piazzandosi in un ottimo nono posto su 35 staffette presenti, avrebbe potuto andare ancora meglio se Daniele non avesse forato perdendo così 10 minuti.
Chiara ha impiegato per la sua frazione di nuoto 33’ 55” uscendo in terza posizione assoluta delle staffette, maschi compresi e passando poi il testimone a papà Daniele che ha impiegato 3 h 25’ 50” per percorrere la sua frazione.
Dopo un percorso molto duro e selettivo che ha visto diversi incidenti (che, tuttavia, Toffoli ha superato brillantemente), al 50° chilometro, al passaggio nel punto di ristoro, ha afferrato una bottiglia d’acqua per rinfrescarsi ma, nella foga, è sbandato uscendo dall’asfalto e restando in sella per pura fortuna ma bucando una gomma.
Costretto a fermarsi, ha cambiato la camera d’aria, perdendo tuttavia almeno 10 minuti. Ritornato in gara pur con la gomma posteriore meno prestazionale di prima per la pressione non ottimale e pur perdendo posizioni si è mantenuto tra i primi dieci forzando fino alla fine cercando di recuperare.
Nel finale ha dato il meglio di sé riuscendo anche a guadagnare dei preziosi secondi che gli hanno consentito di consegnare, in buona posizione, il testimone al genero Mattia Siviero che è partito di corsa mantenendo un ritmo di 5’ al chilometro. Tutto bene fino al 13° chilometro quando è costretto a rallentare per il riacutizzarsi una tendinite. È sfuggita così la possibilità di un quinto o sesto posto, ma alla fine il risultato è arrivato lo stesso con la nona piazza. Mattia ha corso completando la sua fatica in 2 h 19’40”.
Daniele Toffoli a fine gara è raggiante e dichiara: “L’obiettivo era finire la gara, è andata molto meglio. Questa sera sono un papà super felice per aver corso una gara così importante con mia figlia, e in più indosso la maglia di Finisher Ironman 70.3 Marrakech”.
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